Le Iene Show, Pippo Baudo iena per un giorno


Domani, giovedì 8 marzo 2012 alle ore 21.10, su Italia 1 nuovo appuntamento con “Le Iene Show”, condotto eccezionalmente da Pippo Baudo, che affiancherà per una puntata Ilary Blasi e Enrico Brignano, in attesa dell’arrivo di Claudio Amendola (previsto per giovedì 15 marzo).

Pablo Trincia accende i riflettori sul caso di circa 300 negozi che, nella metropolitana di Milano, non risultano presenti in nessuna carta catastale. Questi esercizi commerciali, i cui spazi sono affittati dall’ATM (Azienda Trasporti Milanesi), una società privata di proprietà del Comune di Milano, sembrerebbe non abbiano mai pagato l’Ici, un’imposta sul valore catastale dell’immobile, impossibile da versare se l’immobile non è mai stato accatastato. Per far luce sulla vicenda, la Iena intervista l’avvocato tributarista Maurangelo Rana, l’assessore al bilancio del Comune di Milano Bruno Tabacci, l’assessore alla viabilità del capoluogo lombardo Pierfrancesco Maran e il Presidente dell’ATM Bruno Rota. (Nell’altro allegato il comunicato con le dichiarazioni delle persone intervistate).

Luigi Pelazza intervista il pentito ed ex ‘ndranghetista Luigi Bonaventura, in passato mandante ed esecutore di diversi omicidi. L’uomo, che vive in una località protetta, fino al 2005 a capo di una potente famiglia di Crotone, racconta alle Iene della sua decisione di collaborare con la Giustizia, dei diversi arresti (tra familiari ed affiliati) realizzati grazie alle sue dichiarazioni e, soprattutto, di come ha vissuto l’Ndangheta e che cosa comporti tradirla.

Pablo Trincia realizza, per la prima volta in Italia, una videointervista ad un membro di Anonymous, la famosa organizzazione nata in internet i cui componenti non hanno un’identità. Questo gruppo, nato senza una vera organizzazione gerarchica, è diventato famoso per gli attacchi dimostrativi a diversi siti internet di enti e amministrazioni pubbliche, realizzati per sensibilizzare l’opinione pubblica in merito ad alcune tematiche particolari. A spiegarle è proprio l’Amonymous intervistato che, dopo una comunicazione in chat di 9 mesi, ha deciso di raccontarsi e raccontare il gruppo di cui fa parte alle Iene.

Inchiesta sul caso di Felice Auriemma, un napoletano in carcere da quattro anni per una rapina a mano armata che lui sostiene di non aver mai commesso. Giulio Golia, per far luce sulla vicenda, ottiene dai famigliari una perizia e un dvd con le riprese di alcune rapine avvenute a Napoli, tra cui quella del 12 marzo 2008 nel supermercato nel quartiere di Bagnoli (che è costata il carcere ad Auriemma) e un’altra nel quartiere Portici. Nelle riprese, la persona che commette i crimini parrebbe la stessa ed è vestita  allo stesso modo anche se, successivamente, per una delle due rapine, è stato condannato un uomo detto “Il Solitario” o “Ciro”, accusato, tra l’altro, di 8 colpi tra febbraio e maggio del 2008. Inoltre, nella perizia commissionata dalla famiglia Auriemma al Professor Marco Margiotta, esperto criminologo del tribunale di Napoli, viene sostenuta l’estraneità di Felice Auriemma alla rapina di Bagnoli. Oltre a parlare con Auriemma che continua a proclamarsi, Golia si reca dal direttore del supermercato che durante il processo per la rapina al supermercato di Bagnoli ha dichiarato di aver riconosciuto in Felice Auriemma il rapinatore, contribuendo con la sua deposizione al suo arresto. La Iena gli mostra i filmati delle diverse rapine e la foto segnaletica di Auriemma che il ragazzo inizialmente indica come quella del suo rapinatore. Quando, però, l’inviato di Italia 1 mostra il filmato di Felice girato in prigione poco prima, l’intervistato nota una cicatrice sul volto di Auriemma spiegando che “È una cicatrice molto evidente. Io ti dico la verità la cicatrice non la ricordo proprio… per me non l’aveva… il rapinatore non aveva la cicatrice”. Il 15 marzo il tribunale del riesame prenderà in considerazione la revisione del processo.

Filippo Roma accompagna Nando Colelli, concorrente del Grande Fratello 11, ad un provino presso gli uffici del noto regista di film hard, Riccardo Schicchi. Come se la caverà Nando?

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