È possibile amare più persone? Cos’è il poliamore? 

Gli ultimi decenni, con le successive rivoluzioni sessuali (note anche come liberazione sessuale, un movimento sociale avvenuto attorno al 1968 principalmente nei Paesi occidentali) e la conquista dei diritti da parte delle donne e della comunità LGBT, hanno cambiato il modo in cui la nostra società comprende l’amore e la sessualità. 

Molti di questi importanti traguardi non sono ancora stati pienamente conseguiti ovunque, come in Italia per esempio. Anche laddove lo sono stati, sono evidenti piccole forme di resistenza a livello sociale tra cui pregiudizi e ostilità, seppur in posizione marginale, nei confronti delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e transgender.

Tuttavia, oggi, grazie a importanti realtà del web come HotWhyNot.com, vengono trattati apertamente diversi contenuti sulla sessualità, sulla libertà di espressione sessuale, sugli stereotipi e tabù in ambito sessuale, notando una maggiore libertà di informazione necessaria a comprendere realtà differenti e a superare opinioni rigidamente precostituite e generalizzate.

Oggi, forse una delle realtà che fa più parlare di sé è quella del poliamore.

Con questo termine si intendono le relazioni non monogame, in cui vi è una forma di apertura consensuale nell’avere più di una relazione in maniera espressa ed inequivocabile da parte dei soggetti coinvolti e una responsabilità etica e affettiva tra di loro. 

È chiaro che si tratta di un’opzione fuori dalle righe in una società che è stata tradizionalmente fortemente improntata su una cultura amorosa basata sulla monogamia (il che non significa che altre realtà siano nuove, ma che siano state tradizionalmente messe a tacere), al punto che molte persone dubitano addirittura che sia possibile stabilire relazioni sotto questi parametri.

Pratica e teoria

La cosa principale da notare è che la psicologia e le altre scienze che studiano questioni che riguardano le relazioni umane (come la sociologia) possono dare orientamenti generali e teorici su questo tema, ma non possono in ogni caso confutare la realtà. 

Con questo si intende che non spetta a queste discipline stabilire se qualcosa è possibile o meno. Finché ci sono persone che stabiliscono genuinamente queste relazioni, come di fatto accade (sempre più associazioni o personalità pubbliche hanno riportato esperienze in tal senso), dobbiamo capire che è qualcosa di possibile.

Detto questo, la verità è che molti psicologi, psichiatri, antropologi e altri hanno proposto che le relazioni non monogame non solo siano possibili, ma di fatto frequenti in natura. 

Alcuni, come David Barash o Judith Eve Lipton nel loro libro congiunto The Myth of Monogamy, sostengono che l’esclusività sessuale è quasi inesistente in natura, mentre la monogamia sociale è relativamente rara. In base a questi scrittori si afferma che lo scambio dei partner è la regola e non l’eccezione.

Il problema della gelosia

Da un punto di vista psicologico, forse il punto più complesso per una relazione poliamorosa è l’emozione nota come ‘gelosia’. 

In esse, come sottolineano accademici come Marvin Harris, fautore della teoria del materialismo culturale, intervengono numerose condizioni materiali di una società che ne determina il pensiero socio-culturale e i costumi.  

Tali fattori comprendono le risorse disponibili e le caratteristiche demografiche e ambientali. Quindi, queste diverse condizioni, influenzerebbero il modo di pensare e concepire idee per soddisfare bisogni specifici.

Tutto ciò non implica che oggi continuino a svolgersi le funzioni o le conseguenze che la gelosia potrebbe avere (la selezione dei partner e la riproduzione dell’essere umano svolta in modo molto diverso dalle altre specie. In termini di norme sociali, i loro codici sono stati trasformati parallelamente rispetto alla specie umana). 

In effetti, Harris sostiene che fenomeni come la poligamia, il poliamore o le infedeltà avrebbero anche uno scopo biologico (diversificare la genetica della prole) e di origine sociale.

Ciò che è noto, tuttavia, è che esistono tecniche per controllare l’intensità, l’estensione e la risposta alla gelosia. 

In effetti, è comune in strategie come la terapia di coppia affrontare questo problema, spesso con successo, nell’ambito della terapia di coppia o dei trattamenti psicoterapeutici.

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