Alfonso Signorini, il problema del televoto del Grande Fratello sono i Call Center


Un risultato, quello del Grande Fratello
, che ha lasciato a bocca aperta molte persone. Uno tra questi è Alfonso Signorini, l’opinionista del reality, che dichiara a “Panorama”: “Ė vero che tutto è frutto di un televoto ed io non ho motivo di dubitarne perché c’è un notaio che fa fede e annota che tutto avvenga nel modo più corretto, però secondo me sarebbe ora e tempo che ci si organizzasse per fare in modo che i call center non si intromettano nell’esito di una votazione finale” (ha visto vincitrice Sabrina Mbarek).

Il dubbio nasce prima di tutto dall’eliminazione di Ilenia Pastorelli (la più amata sul web)(visita la sua fanpage) battuti da finalisti come Franco e” questa Martina, odiati dal pubblico e con scarsa personalità?”. Signorini continua: “Il problema dei call center è da risolvere: ” Credo che qui ci sia stata l’influenza di qualche call center di troppo: altrimenti non si spiega come sia possibile che Ilenia, con un fan club da 80 mila persone che non avranno votato tutte ma quasi, possa aver perso contro una tal Martina ha 10 mila fan. La matematica non è un’opinione”.

Il problema del televoto non riguarda solo il Grande Fratello, ma anche il Festival di Sanremo, l’Isola, Ballando… La regolamentazione in Italia è effimera, ha un bel dire la Marcuzzi di turno a dire “il televoto è vietato ai minori di 18 anni…” perché chi controlla tutto questo, chi controlla se chi sta votando è maggiorenne? Siamo ad un livello empirico assoluto, quindi… C’è una distonia profonda – e stando in studio la tocco con mano – tra il televoto e il pubblico in sala, che è lo specchio fedele di quello a casa, mi capisci? Questi vengono da lontano per assistere al programma e non rispondono agli animatori di studio, sono dei partigiani, dei faziosi incredibili, e sono il termometro del gusto del pubblico. E quando vedo che una Gaia viene accolta da un boato, mentre per la vincitrice Sabrina c’è freddezza mi chiedo com’è che c’è divergenza tra il pubblico in studio e quello a casa, non si spiega”.

Voi cosa ne pensate?

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