Milano Moda Donna: la sfilata di .Normaluisa

Ieri pomeriggio, nel penultimo giorno della Milano Fashion Week, lo staff di LeiChic ha assistito alla sfilata di .Normaluisa. Il brand ha presentato, nella cornice del Circolo Filologico, la collezione Autunno/Inverno 2012-2013. Il fil rouge dei nuovi capi è stata l’Africa, il parco nazionale Etosha in particolare, con il suo mix di colori e atmosfere, e la Grecia bizantina.
L’Etosha si veste di bianco: elefanti, gazzelle, struzzi in bianco terra, una savana avorio, off white e vanille. Un sogno intessuto di colori chiari, diafani, luminosi. Quasi un safari immerso in una gamma cromatica di purezza invernale, nel respiro di un paesaggio d’Africa innevata, gessosa, abbagliante. Pelle dai colori tenui, shearling, bouclé lavorato tartan su telai artigianali.
Una vera nomade, la donna proposta da .normaluisa. Gioca con le sovrapposizione degli abiti come per il fotografo Jerry Uelsmann, che combina di volta in volta immagini diverse per dar vita a sempre nuove e inattese creazioni. Così il cappotto è composto da due capi cuciti insieme. Ogni singolo item può essere reinterpretato e ridefinito nel suo significato infinite volte, secondo una vera e propria forma di ars combinatoria. Una collezione che ritorna al doppio, autentico Leit Motiv di .normaluisa. Doppio come mistero, specularità, riflesso dinamico. “Double exposure” che finalmente diviene esplicita in abiti-voyeur formati da una sopravveste lunga in tulle pointe d’esprit, da portare sopra a una grafica tuta in cadì. L’erotismo velato, surreale, ironico e malizioso degli scatti fotografici osé realizzati negli anni ’50 da Carlo Mollino.
Improvvisamente ecco una vibrante evocazione di Grecia bizantina. Bagliori d’oro antico che materializzano per un istante i confini d’un sogno collettivo. Ieratica bellezza d’icona, l’imperatrice Teodora, Marie-Heléne de Rothschild, Tina Livanos, Melina Mercouri, la voce ancestrale, tellurica e siderale di Maria Callas come soundtrack. Broccati e laminati dai patterns esclusivi si fondono con stampe fotografiche. Memorie di viaggio, fragranze letterarie e musicali, reperti e frammentii d’avventura. Un terso landscape archeologico di Herbert List, Mistrà e Bisanzio, forse Venezia… I poemi omerici si miscelano alla delicata poesia neo-alessandrina di Kavafis.
E’ un’amazzone moderna, la donna .normaluisa, che non risulta mai eccessiva. Ogni singolo elemento di questo métissage viene considerato singolarmente, per non urtare la nostra esigenza di classico contemporaneo. Ma è una voglia diversa, quasi astratta di classicità, che insieme attrae, rassicura e destabilizza.
I materiali utilizzati sono velluto effetto astrakan, shearling a pelo lungo e rasato. Jacquard su tessuto bouclè. Tessuto tecnico agugliata al panno. Raso stretch e cadi, tinta unita e stampati dalle stampe esclusive. Tessuto broccato con disegno floreale esclusivo. Tulle ricamato a pois di varie dimensioni. Raso ed ecoeplle matelassè. Sale/pepe peso capospalla. Maglieria mohair lavorata, felpa lurex con interno a pois. Cachemire lavorato a trecce irregolari.
I colori prevalenti sono stati bianco terra, off white, vanille. Cammello, elefante, mou. Glicine, framboise, noir.
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Francesca Nosei 4370 Articoli
La moda e lo stile sono la mia passione! ma guarda anche molta televisione, alla ricerca del look perfetto dei Vip!

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