Il dolore dei genitori di Amy Winehouse, la madre: “era solo questione di tempo”


Il tabloid britannico The Sun dichiara che il giorno prima del suo decesso, Amy Winehouse, è stata visitata  da un medico che non ha riscontrato niente di preoccupante. Ma il giorno seguente il corpo viene ritrovato senza vita 16 in camera da letto dalla sua guardia del corpo Andrew Morris. «Il medico era rimasto soddisfatto del suo stato. Quando se ne è andato venerdì sera non era preoccupato. Eppure 24 ore dopo Amy era morta», ha detto al Sun la fonte anonima.  Amy era morta da ore quando sono arrivate le ambulanze e fonti di polizia hanno detto che in casa non c’era traccia di droghe. Ma tutto questo lascia un dolore profondo nei fans e soprattutto nei suoi genitori che l’anno seguita impotenti nel suo declino.
Da alcune settimane, la star non prendeva più droghe e, secondo il padre Mitch, era “pulità”, anche se il suo tour non era stato ancora ripreso. Ma venerdì sera, raccontano alcune fonti al People, la star avrebbe fatto ‘shopping’ di stupefacenti da uno spacciatore della zona di Camden Town, dove ha sempre vissuto.

Mentre la madre Janis a caldo ha ammesso al Daily Mirror: «Era solo questione di tempo». Le certezze arriveranno solo con l’autopsia, attesa per domani. Cocaina, eroina, ecstasy e ketamina: un cocktail mortale, reso ancora più fatale dall’alcol, avrebbe segnato la sorte della cantante. «Amy sembrava determinata ad avere una serata alla grande venerdì notte. Era in giro a Camden la sera, ma sembrava sicura di voler continuare la festa a casa propria. Nessuno di noi sa chi era con lei nelle prime ore di sabato. Ma sballarsi era chiaramente la sua principale priorità quella notte», ha detto la fonte al People.

Da ieri, dalla notizia della sua scomparsa, c’è un pellegrinaggio fuori dalla sua casa: fiori, orsacchiotti di peluche e messaggi di condoglianze continuano ad essere depositati oltre i cordoni della polizia di fronte alla sua casa di Camden Square.

Ma a soffrire di più, ora, sono certamente i genitori. «La nostra famiglia è in lutto per la perdita di Amy, una figlia, sorella e nipote meravigliosa. Lascia una ferita aperta nelle nostre vite», hanno affermato i famigliari in un comunicato.

Ma è l’intervista fatta dal Sunday Mirror al padre Mitch, tornato da New York dove doveva esibirsi in un concerto jazz, a dare un’idea migliore dello shock sofferto dalla famiglia: «Non mi sembra vero. Sono completamente distrutto – ha detto il padre, raggiunto per telefono dal domenicale mentre era ancora a New York -. Sto tornando a casa. Devo stare con Amy. Non posso permettermi di stare male. La mia famiglia ha bisogno di me, sono distrutto, è un tale shock».

La madre Janis, che aveva visto Amy 24 ore prima della morte, ha detto al Daily Mirror che la figlia sembrava «fuori di sè. Ma non ho ancora metabolizzato la sua scomparsa improvvisa». La donna ha raccontato che, salutandola, Amy le disse: «Ti voglio bene, mamma». «Sono parole di cui farò sempre tesoro. Sono felice di averla vista per l’ultima volta».

La morte a 27 anni la accomuna al tragico destino di  Brian Jones, Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison, Kurt Cobain.

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