Il mercato delle crociere dopo gli incidenti della Costa Concordia e della Costa Allegra: in calo?


Il mercato delle crociere, come tutti sappiamo, sta cominciando a subire le pesanti conseguenze degli incidenti che hanno ultimamente colpito la Costa Crociere: stiamo parlando del naufragio della Costa Concordia all’Isola del Giglio e dell’incidente della Costa Allegra alle Seychelles.  Infatti questi due gravi incidenti hanno portato una pubblicità negativa non indifferente per la compagnia, che rischia addirittura il fallimento. Ma la società non si perde d’animo e punta a percorrere la strada del rebranding e di un sostanziale cambiamento d’immagine.


L’Associazione dei Tour Operator di Confindustria registra, all’inizio del 2012, un calo delle prenotazioni intorno al 20%, con picchi del 35% per Costa Crociere. Questi dati risultano ancora più sconfortanti rispetto a quelli da record del 2011 (+19,8% di traffico nei porti rispetto al 2010). Secondo l’Osservatorio Nazionale del Turismo, per l’Italia la flessione del mercato crocieristico risulta ancora più svantaggioso soprattutto per i porti di sosta che accoglievano la nave durante il suo tragitto: Civitavecchia, Napoli, Catania, Savona e Palermo.

Gianni Rotondo, della Royal Carribbean Italia, ha affermato: «Dire che in questo momento il mercato è depresso è dire poco, di certo la tragedia della Concordia pesa su questa situazione, ma credo che la causa sia da ricercarsi anche nel crollo generalizzato del turismo, dovuto al quadro macroeconomico. La speranza è che il mercato riprenda in estate e non tocchi il fondo».

I pareri dei vertici sono, però, discordanti. Infatti Sergio Senesi, il presidente della Cemar di Genova, una della agenzie marittime più importanti, ha recentemente dichiarato che « il nostro Paese sarà ancora leader europeo degli scali crocieristici, con 10.748.000 passeggeri movimentati e 4.891 approdi. Abbiamo fatto ulteriori verifiche e per il 2013 possiamo ipotizzare un imminente ritorno alla crescita, grazie soprattutto a unità navali nuove di zecca che verranno consegnate».

Dati positivi, quindi, per l’Italia: anche per il 2012 il nostro Paese si conferma la più importante destinazione europea nel settore crociere. Un primato che neppure i recenti accadimenti potranno scalfire. I dati sono stati riportati da Sergio Senesi durante il Seatrade Cruise Shipping di Miami.

Altro dato importante e positivo è che a continuare il loro trend di crescita sono le crociere di lusso, i cui clienti non sono stati sfiorati dalla crisi economica in corso. Si tratta di navi lussuose con casinò, cabine da sogno, suites con piscina per le quali si arriva a spendere dai 500 ai 2.000 dollari per persona.

Da un recente comunicato stampa diramato dalla lussuosa compagnia crocieristica MSC emerge che gli italiani sembrano non voler rinunciare ad una rilassante vacanza a bordo delle lussuose navi che solcano le acque di tutto il mondo. Infatti, da un sondaggio condotto dalla società di ricerche Interactive e commissionato dalla MSC, emerge  che il 78.5% dei vacanzieri ritiene che, nonostante tutto, il viaggio in crociera sia sicuro. Secondo un’altra ricerca, condotta dalla Psb (Penn, Schoen & Berland Associated, Inc), emerge che in Italia, secondo quasi un italiano su due, le crociere riusultino più sicure di altre tipologie di vacanza.

Quindi, nonostante i recenti incidenti, pare che il senso di sicurezza percepito sia comunque forte. Probabilmente, questa percezione è avvalorata dalla consapevolezza che questi incidenti non hanno fatto altro che aumentare i controlli e le misure di sicurezza sulle lussuose navi da crociera.

Photo| Google Images

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Francesca Nosei 4381 Articoli
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