Swatch Freeride World Tour by The North Face, intervista a Marja Persson: una donna che ama l’adrenalina [foto]


In questi giorni a Courmayeur si sta svolgendo la tappa inaugurale dello Swatch Freeride World Tour by The North Face. In questa occasione si sta sfidando la categoria maschile di sci e snowboard. La nostra blogger Karen P. è stata ospite dell’evento, anche se purtroppo la competizione è stata rimandata a mercoledì 22 gennaio alle ore 9,30 a causa del maltempo del weekend scorso e della scarsa visibilità. In quell’occasione Karen ha intervistato un’atleta The North Face, MArja Persson, che non competerà in questa tappa perché dedicata alla categoria maschile.

Come hai iniziato a fare freeride?
Sono svedese e come gran parte della popolazione di quella terra amo la neve e scio da sempre. Mentre lavoravo a Ginevra all’età di 20 anni, ho fatto visita a Verbier (sede della finale del Freeride World Tour), nelle Alpi svizzere e dopo una caduta in neve fresca, sono stata catturata dalla neve polverosa vergine del fuoripista, dove poter lasciare solo le proprie tracce. Da quel momento il freeride è diventato una delle mie passioni maggiori.

Come hai iniziato a gareggiare nelle competizioni di freeride?
Gareggiavo già nella categoria telemark, la tipologia di sci che fino a quel momento mi aveva fatto divertire. Poi , nel 2000, durante un viaggio in Nuova Zelanda a Wanaka, in ostello dei ragazzi mi hanno convinto a provare le competizioni nazionali di freeride e mi sono iscritta alla New Zeland  Freeskiing Championships e ho vinto . Da quel momento ho continuato a competere e i successi mi hanno motivato sempre più a continuare in questa esperienza ed a raggiungere sempre più obiettivi.

Preferisci la velocità o i salti?
Mi piace molto la velocità e la libertà che si prova nel non avere limiti. Mi piacciono anche i trick, ma molto meno. Mi ritengo più una freerider piuttosto che una freestyler.

Scusa la domanda, ma mi sorge spontanea. Non hai paura?
Sì ovviamente, ma è normale averla. Però ti dico la verità: adesso ho più paura a sciare in pista. In freeride puoi andare veloce e se cadi ti fai sicuramente meno male che in pista, c’è meno gente e devi rendere conto solo a te stessa.

Cos’è la cosa che ti piace maggiormente del freeride?
Un mix di cose: l’adrenalina, la condivisione con gli amici di un momento di gioia e la possibilità di lasciare andare il prorpio corpo alle sensazioni uniche che si provano.

Come ti alleni?
Sciando, sciando e sciando. Ho iniziato ad andare in palestra solo quando mi sono fatta male al ginocchio prima il mio luogo di allenamento era solo la montagna. Per il freeride l’allenamento migliore è il freeride, tanta pratica. Poi pratico altri sport, ma solo per provare ancora adrenalina: downill e climbing.

Com’è iniziata la tua collaborazione con The North Face?
Conosco un’altra atleta che era già nel team The North FAce, è una cara amica e il brand ha iniziato a credere in me. Da quel momento abbiamo iniziato a collaborare. Stimo molto The North Face e quello che fa per questo mondo.

Cosa suggerisci a chi vuole iniziare a fare freeride?
Se ami un po’ l’adrenalina, iscriviti ad una scuola di freeride. Giulia Monego, una mia cara amica, è un’altra atleta The North Face e insegna freeride nel team Powder Extreme di Verbier. Devi saper sciare, ma il freeride è un po’ diverso, i rischi della pista sono diversi.

GRAZIE MARJA. Mi è venuta voglia di provare… (KAren Pozzi)

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