Concordia, a Domenica live parla la moldava “Ho avuto una relazione con Schettino”


“Non avevo detto prima della relazione perché volevo tutelare la mia vita personale. Ero molto giovane. Mi sono nascosta perché mi sembrava necessario e ritengo che il nostro rapporto non abbia alcuna pertinenza con l’incidente”. Queste le parole di Domnica Cemortan a “Domenica Live” dopo aver confessato in Tribunale la sua relazione con il comandante Schettino.

Di fronte al giudice, però Domnica avrebbe detto che tutte le amanti avevano una cabina. “Era solo uno scherzo. Ero confusa. Non ero l’amante di Schettino, amante è una storia di sei mesi, io ho avuto una relazione di due settimane, iniziata una settimana dopo il mio arrivo in nave, flirtando. Non credo mi avvicinerò mai più a un uomo sposato. Era affascinante, un uomo elegante. Ero giovane, pensavo fosse una storia di una settimana”.

Domnica Cemortan continua a difendere la sua estraneità ai fatti riguardo la tragedia e spiega: “Sono una testimone rilevante. Non proteggo nessuno se non me stessa, mia figlia e la mia vita personale. Non sono stata io a crearmi questo personaggio. Per sei mesi ho cercato di non parlare e siccome non ne parlavo, tutti hanno cominciato a cercare di scavare più in fondo”.

Il segreto sulla relazione, portato avanti per due anni dall’ex-hostess moldava della Costa Concordia, per Domnica non sarebbe un motivo sufficiente a mettere in discussione la sua credibilità. “Quando mi sono imbarcata in porto, ho mostrato il mio passaporto, sono stata fatta salire senza biglietto, ma lo avrei dovuto comprare più tardi. Avrei comprato il biglietto con uno sconto del 50% perché avevo già lavorato per la compagnia e avrei avuto una mia cabina”. Nessun regalo dunque, ma una prassi. Domnica aveva già lavorato sulla Costa Concordia per tre settimane, a partire dal 9 dicembre come hostess internazionale.

A conferma, la Cemortan mostra in diretta la chiave della cabina che avrebbe dovuto occupare e spiega: “Ho avuto quella chiave esattamente cinque minuti prima dell’incidente”.

Ha poi concluso dicendo: “Di fronte a sua moglie e alla sua famiglia, non mi sento l’unica responsabile. Lui è un uomo, non è un ragazzino. La relazione con Schettino non è rilevante ai fini dell’incidente, quando c’è stato, lui stava lavorando, io ero lontanissima.”

E ancora: “Dov’era l’equipaggio? Quando io sono scesa sul Ponte, non c’era nessuno. Dobbiamo capire che non è possibile che sia una sola persona ad essere colpevole di questo tipo di incidente. Sul banco degli imputati c’è solo Schettino, dove sono gli altri otto ufficiali?”.

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