Amici, la mamma di Gerardo racconta un terribile incidente del ragazzo


La mamma di Gerardo Pulli (visita la sua fanpage) si sfoga sul settimanale “DiPiù” raccontando la vera storia del suo “bambino”. “All’ età di tre anni è miracolosamente uscito vivo da un incidente stradale e la sua vita, da quel giorno, è cambiata per sempre. Era estate, faceva molto caldo e stavamo andando da Torino a Crotone. Eravamo a circa trentacinque chilometri da Foggia quando, all’improvviso, è esplosa una gomma alla macchina su cui Gerardo stava viaggiando insieme con mio marito, Luigi, e mia cognata. L’auto, senza controllo, è uscita di strada piegandosi in due e riducendosi a un ammasso di lamiere. lo ero su un’altra auto e il mondo, nel vedere quella scena, mi è cascato addosso…”.

Con tanta paura e disperazione la mamma ha iniziato a cercare il figlio e “dal niente, ho sentito la sua vocina: “Mamma, mamma, sono qui … “. Quelle parole provenivano dai rottami dell’auto, non dai campi. Sì, perché Gerardo era rimasto incastrato sotto il sedile, tra le lamiere, ed era vivo.” Insieme con alcune persone accorse ad aiutarci lo abbiamo tirato fuori, poi siamo corsi in ospedale, a Foggia Non sapevamo come stesse, però era sveglio. Ma soprattutto era vivo …”. Gerardo era dolorante e all’ospedale la prognosi è stata: lussazione dell’anca. L’osso femorale era uscito dall’acetabolo, cioè dall’incavo del bacino in cui alloggia. Negli adulti è un infortunio gestibile, ma nei bambini è da ritenersi drammatico, perché c’è il rischio che rimangano claudicanti, zoppi. Gerardo è stato operato nella notte del 3 agosto 1995, poi è stato ingessato per diversi mesi dalla testa ai piedi, proprio come una mummia. “Vederlo in quelle condizioni è stato straziante – continua la mamma nell’intervista- io e mio marito ci facevamo forza pensando che sarebbe potuto andare peggio, che lui era lì con noi”. e c’erano rischi futuri: “Perché il femore, quando subisce un trauma durante l’età dello sviluppo, c’è il rischio che smetta di allungarsi. I vasi sanguigni non portano più il sangue necessario al suo nutrimento, così una gamba cresce meno dell’altra. E se una gamba è più corta dell’altra, si zoppica”.

Gerardo era diventato solitario, ma poi grazie alla scuola ha superato i suoi problemi: ” Era la sua fragilità a renderlo diverso. lo e mio marito, per proteggerlo, alle elementari abbiamo deciso di fargli frequentare una scuola privata. È stato tenuto sotto una campana di vetro, è vero, ma volevamo per lui un ambiente che gli facesse pesare il meno possibile il suo problema. Alla fine delle elementari, dalla scuola privata siamo passati a quella pubblica. Lì un’insegnante di italiano, che era anche psicologa, si è letteralmente innamorata di lui e lo ha aiutato a farsi conoscere e a stringere amicizie. Proprio come è successo con Mara Maionchi, ad Amici, anche quella professoressa ha percepito che Gerardo aveva una marcia in più. E stato Sempre lì, alle scuole medie, che per merito di un’insegnante di musica molto preparata e moderna ha imparato a suonare la chitarra”.

Sì Gerardo (visita la sua fanpage) è un po’ diverso dai ragazzi della sua età, ma adesso forse una spiegazione c’è, forse è solo più profondo degli altri, capisce il valore della vita e vede superficiali alcune discussioni dei suoi compagni. Che male c’è?!?

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