Aldo Drudi, il mago dei caschi, si racconta a Max


Marco Lucchinelli,
Kevin Schwantz, Mick Doohan, Valentino Rossi e il compianto amico Marco Simoncelli… ALDO DRUDI negli anni li ha “areografati” tutti e ora dedica a MAX, in edicola e su iPad da giovedì 3 novembre due speciali caschi limited edition e un’intervista ricca di retroscena, ricordi, segreti di una vita “sempre in testa” ai grandi del motociclismo.

Un paio di caschi tra sacro e profano: “Ho miscelato mondi diversi, c’è la ragazza nuda, il tema classico delle vostre copertine. Ma è incorniciata da un ex-voto e da un cielo azzurro, che le danno un aria di santità. E poi ci sono le rose rosse e tragiche, e i teschi messicani, capaci di tenere alla larga gli spiriti maligni. E infine, naturalmente, gli scacchi, che rimandano al mondo al mondo del racing”.

Cambio d’umore? Cambio casco! “E’ bello quando lavori su sensazioni positive, come ai tempi del faccione di Valentino, bello illustrare la sua… quasi felicità. Nell’ultimo periodo, al contrario, il tema è stato il suo incazzamento”. Capire i centauri, un’arte “Interpretare lo stile di MAX è stato divertente. Ben altro lavoro capire un pilota che in pista mette in gioco tutto”. Compasso d’oro 2001, ma senza prendersi troppo sul serio “Negli anni ho coniugato l’aspetto tecnico e quello estetico… ho creato il pilota fighetto”.

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