Emanuele di Uomini e donne e la setta che lo ha rovinato come Pamela Prati

Emanuele di Uomini e donne e la setta che lo ha rovinato come Pamela PratiEmanuele di Uomini e donne e la setta che lo ha rovinato come Pamela Prati. Sull’onda della situazione che riguarda Pamela Prati arrica la confessione verità di Emanuele Trimarchi, ex tronista di Uomini e donne. Il ragazzo al settimanale Chi dipinge la collaborazione con la Perricciolo e la Michelazzo, iniziata nel 2014, un vero e proprio incubo.

Emanuele di Uomini e donne e la setta che lo ha rovinato come Pamela Prati

“Ho collaborato con Pamela Perricciolo ed Eliana Michelazzo per un anno intero. L’anno più brutto della mia vita. Lavorare con loro ha significato perdere un anno di carriera, occasioni, vivere in una stanza senza porte e finestre perché loro prendono in mano la tua vita e la frantumano. Diventano ‘la tua famiglia’. Decidono chi devi frequentare, come ti devi vestire, ti rendono non rintracciabile, sei una marionetta. Io non potevo usare nemmeno il telefono. Ti fanno cambiare numero di continuo. Loro sono la paura. Io ero giovane, mi sono affidato a loro per inesperienza ed ero convinto che fosse giusto così. Non ragionavo più con il mio cervello. Loro ti ‘catturano’, ti manipolano psicologicamente”.

Trimarchi parla anche ddella rottura con l’ex tronista Anna Mufanò, conosciuta proprio a Uomini e donne.

“Non volevano la storia con Anna e infatti alla fine ci hanno fatto lasciare. Lo sa come è andata? Mi hanno fatto leggere alcune conversazioni, via Facebook, tra Anna Munafò e Danny Coppi, cugino di Simone Coppi, magistrato, nonché marito di Eliana. Ovviamente non esistevano né Danny, né Simone. Ma io quando ho letto le chat tra Anna e Danny ci sono cascato. Credevo anche a Simone Coppi: era un magistrato dell’antimafia che mi minacciava se non facevo quello che dicevano Eliana e Pamela. Ho tutte le chat. Mi diceva che ero seguito e intercettato. In un anno ho perso 12 chili e ho anche pensato al suicidio. E intanto Eliana mi ripeteva: ‘Anna sente Danny, il cugino di mio marito’. Mi mostrava le conversazioni e rideva. Avevo paura di Pamela, e non mi faccia aggiungere altro“.

Trimarchi tiene a precisare di essere stato anche ’sfruttato’ sul fronte economico, fino a quando è riuscito a trovare il coraggio di tirarsi fuori da questa assurda situazione:

“Mi davano 500 euro a serata. Io venivo dal cantiere, dove guadagnavo 40 euro al giorno spaccandomi la schiena. Per me era oro colato… quando me li davano. Poi ho scoperto che mi ‘vendevano’ a 3.500 euro. Faccia i conti lei. Per indossare un certo modello di braccialetti mi davano 100 euro al mese. Quando mi sono rifiutato, Eliana ha chiamato mia madre e le ha detto: ‘Quel bamboccio di tuo figlio…’. Mi fermo qui”.

E infine l’augurio che Pamela Prati, come ha fatto lui, possa liberarsi dall’ingombrante presenza delle due donne:

“Pamela è entrata nella ’setta’ come ho fatto io, lasciandosi andare in totale fiducia. Oggi è vittima di quel mondo “irreale” che ha massacrato anche me. Mi auguro che ne esca il prima possibile”.

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