Caso Yara: le nuove ipotesi della difesa di Massimo Bossetti

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Caso Yara, il settimanale Oggi rivela le ipotesi della difesa di Bossetti: “La ragazza fu ferita da tre coltelli, improbabile un solo aggressore”.

Nel numero in edicola da domani, il settimanale OGGI rivela alcune delle ipotesi del collegio difensivo di Massimo Bossetti, e del criminologo Ezio Denti, convinti che a infliggere otto ferite da taglio e una da punta a Yara Gambirasio non sia stato un solo soggetto. Yara sarebbe stata aggredita con tre tipi di coltelli (un cutter, un coltello a serramanico e uno con la punta a scalpello) e prima di morire potrebbe aver avuto le braccia legate col filo di ferro (lo farebbero pensare le due ferite cutanee nella parte interna dei polsi, troppo regolari, troppo precise per profondità e lunghezza).

Nel suo articolo, OGGI analizza gli interrogativi aperti sulla morte di Yara, a partire dalla posizione del corpo (innaturale se si pensa a un decesso per ipotermia) e dalla conformazione dei tagli che non hanno interessato reggiseno, giubbotto e leggings, fino ai dubbi sul Dna.

Con la dichiarazione degli avvocati Silvia Gazzetti e Claudio Salvagni:«L’Istituto di Medicina legale di Pavia è lo stesso che dal luglio 2012 aveva in consegna il profilo genetico di Esther Arzuffi, la madre di Bossetti. Come mai si è arrivati all’attuale indagato solo due anni dopo? E dopo aver prelevato 26 mila profili genetici? Con quale Dna era stato raffrontato? Se l’Istituto di Pavia ha sbagliato con i capelli e i peli, può aver commesso un errore anche con il Dna? Ecco perché chiederemo che l’esame venga ripetuto durante un incidente probatorio».

Foto|fanpage.it

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