Caso Sarah Scazzi, intervista esclusiva a Valentina Misseri:”Sono preoccupata per mia sorella”

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«Sono preoccupata per mia sorella ed è per questo che mi rivolgo a voi: non so che cosa posso fare da fuori, quindi vi chiedo aiuto. Chiedo scusa a mia sorella, spero non si arrabbi per lettere che ho reso pubbliche, ma l’ho fatto per voi a casa. So che esiste un pregiudizio molto forte nei suoi confronti e so che quello che dico io è impopolare, però vorrei proprio far riflettere voi e l’opinione pubblica: ormai sono quasi quattro anni che mia sorella è in carcere. Sono anni di trasmissioni e dibattiti in cui ha partecipato chiunque e tutti hanno influito a dare questa immagine negativa di mia sorella. Chiedo a tutti voi di mettervi una mano sulla coscienza e di porvi anche per un attimo la domanda: “E se davvero Sabrina è innocente?”».

A oltre due settimane dalla decisione della Corte di Cassazione di negare gli arresti domiciliari a Sabrina Misseri – in carcere per l’omicidio di Sarah Scazzi – rompe il silenzio la sorella Valentina in un’intervista esclusiva realizzata da Ilaria Cavo per “Segreti e Delitti”, in onda questa sera in prima serata su Canale 5.

«Bisogna ricordare che siamo ancora al primo grado di giudizio: quindi potete fare tutti un passo indietro e frenare tutti i giudizi affrettati?», prosegue Valentina Misseri. «Ancora non tutti hanno capito che per la sentenza di condanna, tutto gira intorno a una possibile bugia di Sarah: secondo loro Sarah esce di casa dicendo a sua madre di aver ricevuto un messaggino in cui Sabrina le dice di andare al mare, però questo messaggio non c’è, non esiste. Allora dicono che Sarah se lo inventa perché vuole uscire prima per non fare le pulizie a casa… In effetti quel messaggio lo riceve, ma dopo, verso le 14.25. A quel punto Sarah esce di casa, non prima, e a quell’ ora incontra mio padre, non incontra Sabrina».

Ilaria Cavo: «Lei rimane convinta che suo padre sia colpevole?».
Valentina Misseri: «Per forza. Mi dà questa impressione: che le sentenze vengano fatte in base a quello che si dice in televisione, è come se avessero paura dell’opinione pubblica».

Ilaria Cavo: «Sua sorella scrive nelle lettere che non odia vostro padre ma non lo perdona…».
Valentina Misseri: «Questo è un sentimento che provo anch’ io».

Ilaria Cavo: «Ha sentito le dichiarazioni di suo padre, quando nella perizia psicologica afferma che è stato violentato sotto l’albero di fico?».
Valentina Misseri: «Non lo sapevo e mi dispiace tantissimo. Avrei dovuto capirlo. Dico che quell’albero di fico è importante. È chiaro che significa qualcosa per papà. Non è un caso se ha deciso di portare Sarah proprio là sotto».
Ilaria Cavo: «C’è un qualcosa di personale che riguarda lui…».
Valentina Misseri: «Per forza. Dopo quello che ha raccontato mi ha dato un’ulteriore conferma a quello che io già pensavo sulla sua responsabilità».

Ilaria Cavo: «Resta la domanda di fondo: come può un padre accusare una figlia innocente, se la figlia è innocente?».
Valentina Misseri: «È la cosa che mi chiedono tutti e mi fa arrabbiare veramente questa domanda. Sentiamo tutti giorni alla tv che ci sono padri che uccidono le figlie e le stuprano: perché chiedersi ancora come può un padre accusare la figlia, se ci sono padri che hanno fatto ancora peggio?».

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