Albano piange all’intervista di Costanzo cosa è successo alla figlia Ylenia Carrisi?

Albano piange all'intervista di Costanzo cosa è successo alla figlia Ylenia Carrisi?
Albano piange all’intervista di Costanzo cosa è successo alla figlia Ylenia Carrisi?
Tornano le Interviste di Maurizio Costanzo in seconda serata su canale 5 e uno degli ospiti attesi è Albano. Momento intenso dell’intervista quando si parla della figlia Ylenia, scomparsa e mai ritrovata tanti tanti anni fa.

Albano piange all’intervista di Costanzo cosa è successo alla figlia Ylenia Carrisi?

Non è stata la scomparsa di Ylenia a creare la frattura tra me e Romina, anzi ha rappresentato la tregua. Avevo capito che il nostro rapporto, da parte sua, si era frantumato. Non so darmi una spiegazione, né lei me l’ha mai data… evidentemente si era stancata di quel tipo di vita… oggi sono riuscito a ritrovare quell’Al Bano che cantava insieme a Romina divertendoci sul palcoscenico e ancora oggi ci divertiamo, punzecchiandoci, ridendo di noi, che è la cosa più bella che possa esserci… abbiamo recuperato“.

Queste alcune parole di Albano durante l’intervista da Costanzo.

E sulla scomparsa della figlia Ylenia, Albano commenta: “E’ una sconfitta, un dolore che non passerà mai”.

Cosa è successo alla figlia di Albano Ylenia Carrisi?

Nel gennaio 2013 Al Bano ha presentato istanza di dichiarazione di morte presunta della figlia Ylenia al tribunale di Brindisi. Romina Power si è dichiarata “profondamente amareggiata” da questa decisione dell’ex marito. La morte presunta di Ylenia in data 31 dicembre 1993 è stata infine dichiarata il 1º dicembre 2014 con sentenza del tribunale di Brindisi.

Ma cosa è accaduto a Ylenia? La figlia di Albano e Romina è scomparsa da New Orleans il 6 gennaio 1994, giorno in cui fu vista per l’ultima volta nell’hotel in cui alloggiava. Le ricerche vane non hammo mai portato a niente e il corpo di Ylenia non pè mai stato trovato.

Una delle testimonianze più attendibili del tempo riporta quanto segue

La testimonianza considerata più attendibile è quella di Albert Cordova, guardiano notturno dell’Audubon Aquarium of the Americas, il quale riferì di aver visto il 6 gennaio 1994 alle 23:30 circa una ragazza bionda gettarsi nel Mississippi:

Era seduta sulla banchina di legno con le gambe penzoloni. Bionda, carina, di età fra i 18 e i 24 anni. Indossava una giacchetta scura e un vestito con dei disegni, forse dei fiori, che le arrivava fin sotto il ginocchio. Aveva un’espressione molto triste, depressa. Guardava il fiume. In quella striscia di parco che corre lungo il fiume è proibito fermarsi di notte: la si può solo attraversare. Così appena l’ho vista da lontano mi sono avvicinato fino a uno, due metri. Tutto è durato non più di 30-60 secondi. Le ho detto: ‘Non puoi stare lì, devi muoverti’. ‘Non importa — mi ha risposto — tanto io appartengo comunque alle acque’ e con un balzo si è tuffata nel Mississippi. Le ho gridato di tornare indietro, ma è come se non volesse sentirmi. Continuava a nuotare sicura verso il centro del fiume, senza paura. Quando ho visto che si allontanava sempre di più sono corso a chiamare un agente della polizia fluviale. Insieme abbiamo continuato a urlare, inutilmente. Poi d’improvviso, forse per un crampo provocato dal freddo, ha cominciato a dibattersi, a chiedere aiuto: è andata giù una prima volta, una seconda. Un barcone di passaggio ha creato una specie di mulinello. La ragazza è andata giù di nuovo, ma questa volta non è riemersa. L’abbiamo cercata per ore, con tre motoscafi della polizia e due elicotteri. Non c’è stato niente da fare

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