Paola Cortellesi torna su Rai 1 con la commedia “Scusate se esisto!” (2014), diretta dal marito Riccardo Milani, in onda mercoledì 16 luglio 2025 alle 21h29 (ora italiana).
Al fianco di Raoul Bova, diverte e provoca raccontando l’architetta Serena che rientra nel Paese natale e affronta barriere di genere.
Chi è Paola Cortellesi?
Nata a Roma il 24 novembre 1973, Cortellesi ha 51 anni (ne compirà 52 il 24/11/2025). Ha lasciato Lettere e Filosofia per studiare recitazione al Teatro Blu (Beatrice Bracco).
A 13 anni ha cantato “Cacao Meravigliao” in “Indietro tutta!”; poi è arrivato “Macao” (1998) e il boom nazionale con le imitazioni nei programmi della Gialappa’s Band / Mai dire Gol (2000).
Cresciuta fuori dallo showbiz, Paola ricorda che il teatro sembrò “bizzarro” alla famiglia, che voleva proteggerla ma non ha mai tarpato il suo sogno. Dal padre, faro affettivo, ha ereditato l’idea che “il riso è una cosa seria” e l’autoironia salvifica.
Matrimonio di Paola Cortellesi con Riccardo Milani
Dopo una lunga collaborazione professionale, Paola e il regista Riccardo Milani si sono sposati il 1º ottobre 2011 (nove anni di fidanzamento).
Lei riassume così: “litighiamo nella dose legale minima; lui è impetuoso, ma il mio primo fan… mi offre sicurezza… le tensioni restano sul set”. La coppia ha collaborato in titoli come “Scusate se esisto!”, “Mamma o papà?” e “Ma cosa ci dice il cervello”.
Valerio Mastandrea: dal fidanzamento alla complicità
All’inizio degli anni 2000 Paola Cortellesi è stata fidanzata con Valerio Mastandrea.
L’amicizia è rimasta: hanno recitato insieme in “Figli” (2020) e lei lo ha scelto come coprotagonista per la sua opera prima da regista, “C’è ancora domani” (2023). Lui la definisce un “atomo pazzo” che ama “di tutto cuore”.
La figlia Laura (Lauretta)
Paola Cortellesi e Milani sono genitori di Laura, nata nel gennaio 2013. La Cortellesi dedica premi — compresi quelli di “C’è ancora domani” e ai David di Donatello 2024 — alla figlia.
Dice che Laura è “indipendente” e che cerca di insegnarle autostima, ascolto interiore e a non sentirsi sbagliata, anche quando è diversa; la singolarità è un dono.
Le parole contano: il monologo che ha segnato
All’apertura dei David di Donatello 2018, Cortellesi ha denunciato il sessismo nella lingua: “cortigiano” vs. “cortigiana”, “massaggiatore” vs. “massaggiatrice”…
Ha mostrato come il linguaggio plasmi i pregiudizi e banalizzi la violenza contro le donne — una pietra miliare nel confronto su genere e media.
