Non solo Las Vegas: le grandi capitali dello svago nel mondo

Non solo Las Vegas: le grandi capitali dello svago nel mondoLuci sfavillanti, vestiti sfarzosi, tavoli imbanditi a festa: l’ambiente dei casinò è pensato per ammaliare tutti gli avventori e il mondo del cinema ha contribuito indubbiamente a descriverne l’atmosfera a più riprese, grazie alle molteplici produzioni passate sul grande schermo negli ultimi decenni.

Ormai è opinione comune che la patria del gioco sia esclusivamente in America, in particolar modo a Las Vegas, una zona in origine desertica e poi bonificata per farne meta prediletta del turismo. Invero, sono diverse le città sparse per il globo che si rivelano essere centro di intrattenimento per i più accaniti giocatori. In ogni caso, è innegabile che sia stata soprattutto Las Vegas a beneficiare del fenomeno degli anni ‘50, quando gli imprenditori iniziarono a puntare proprio sulle strutture alberghiere e sui casinò, che talvolta coincidevano con le prime.

La “Strip” è oggi una delle strade più famose e frequentate di sempre. Ovunque si rivolga lo sguardo è quasi impossibile non imbattersi in qualche sala da gioco. Come intuibile, diversi stati a stelle e strisce si sono ispirati proprio a Las Vegas per fare fortuna. Al di là dei confini americani, invece, è stata in primis Macao, in Cina, a decidere di alimentare l’industria del divertimento e dello svago, finanziata direttamente dal governo locale. Da queste parti le regole sono molto rigide, in quanto sono previsti limiti di spese che devono essere rapportate con il PIL. Macao è a tutti gli effetti una Regione amministrativa speciale e non viene toccata dalle leggi della Repubblica Popolare Cinese: un particolare che da sempre sta favorendo la crescita dei casinò nella zona, anche in prossimità di edifici artistici.

Anzi, Macao gode proprio di leggi dedicate per agevolare lo sviluppo del gioco, che si annida attraverso oltre 40 casinò. Macao ha infatti il pieno controllo sulla giurisdizione e detiene un sistema monetario indipendente. Il primo che ne trasse profitto fu il compianto Stanley Ho, che non tardò ad ottenere il monopolio del gioco con le sue società, prima dell’avvento di molti altri investitori provenienti da tutto il mondo. Al giorno d’oggi i profitti maturati dall’industria dell’intrattenimento di Macao sono quasi 10 volte più grandi di quelli della stessa Las Vegas. Numeri impensabili fino a una ventina di anni fa.

Le origini del gioco, comunque, rimangono pur sempre ancorate all’Italia, per l’esattezza a Venezia, dove sorge il Ca’ Vendramin, il primo vero casinò mai realizzato. Costruito intorno alla metà del XVII secolo, il Ca’ Vendramin è diventato fonte di ispirazione anche per le sale americane del Bellagio e del The Cosmopolitan. Da diversi anni, però, lo Stivale non ricopre più un ruolo dominante nel settore, al punto che molti italiani preferiscono andare a giocare a Monte Carlo. Anche nei Paesi meno ricchi come il Sudafrica, in ogni caso, esistono strutture importanti, come ad esempio il Tusk Rio Casinò di Klerksdorp. Con l’avvento del terzo millennio le attrazioni tipiche del tavolo verde hanno iniziato a diffondersi anche in rete, ma le modalità del live casinò rimangono pur sempre ben distanti dall’esperienza che si può provare di persona. Il boom delle sale non è mai cessato in questi anni, nemmeno di fronte alle rivoluzioni apportate dal digitale.

Dato l’andazzo, tante città hanno approfittato della situazione per monetizzare con il gioco. Al contrario di quanto si possa pensare, anche Parigi può rientrare con pieno merito tra le capitali del gioco. La romantica città francese è ben nota per monumenti storici come la Torre Eiffel o il celebre Museo del Louvre, ma non tutti sanno che esistono più di 5 casinò sparsi per la città, a partire dal Club Circus Paris, ubicato nel quartiere Auteuil, senza tralasciare il Club Pierre Charron nei pressi degli Champs-Élysées e l’Imperial Club Paris.

Uno dei casinò francesi più noti è tuttavia il Le Club Barriére, nel centro della città, dove i giocatori si sbizzarriscono nello sperimentare le tante versioni alternative delle più famose attrazioni americane come il poker. Anche in Spagna e in Germania, comunque, sono presenti alcuni casinò che fanno le gioie dei frequentatori più assidui. Insomma, la sensazione generale è che questo settore non sia stato fermato dall’avanzare della tecnologia, che da potenziale nemica è finita con l’essere grande alleata per provare ad alzare ancora di più l’asticella verso il futuro.

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