X Factor 7, le dichiarazioni dei giudici. Mika agguerrito “Canti come mio fratello ubriaco”


Ormai sono iniziate le audizioni di X Factor 7 e questo weekend è toccato alla città di Genova ospitare i giudici (ecco qua i nomi). Il talent parte il 24 ottobre (in onda su Sky Uno HD) e arruolato in giuria c’è anche Mika, primo straniero nella storia del programma, che in meno di un mese ha imparato l’italiano e i classici della nostra musica. L’artista, alle prime affollatissime audizioni tenutesi nel week-end è riuscito a dare giudizi articolati tipo: «Canti come mio fratello ubriaco in un bar giapponese alle due del mattino».

Sembra un ragazzo dolce e invece ecco che esce la sua parte critica. Ha detto molte volte no agli aspiranti concorrenti del talent: «Sembra che io sia il cattivo e non è vero. Voglio solo essere onesto e che questa sia un’avventura gioiosa». Per quanto riguarda X Factor Italia,  sembra molto convinto «in Italia è tutto più spontaneo e meno controllato. Si respira un’aria di libertà che altrove non è possibile trovare».

Elio invece afferma: «Alla fine ho accettato perché possiamo migliorare molto ispirandoci all’estero. Cantanti bravi in Italia ce ne sono, ma servono anche autori. Serve coltivarli, fare come ai tempi della Rca. Quest’anno tornerò sobrio, con un abbigliamento tanto antiquato quanto rivoluzionario. Mi spiace che si parli di Mika e poco del fatto che io sarò senza baffi».

Alessandro Cattelan è confermato conduttore.

Simona Ventura, dai capelli rossi, è nella beatissima condizione di unica donna in giuria e riguardo ai gruppi dice: «Una categoria finora claudicante. I concorrenti sembrano aver finalmente capito cosa cerchiamo e sono arrivati più preparati».

Ed ecco l’altra chicca, che rivela Morgan: «Quest’anno agli Home Visit suonerà la mia band e nelle categorie sono state aperte le porte ai cantautori che si accompagnano con la chitarra».  Gli Home Visit si terranno a Berlino e Dublino, a conferma di slancio internazionale, dopo le audizioni di Milano (17- 18-19 giugno con ospite il rapper Fedez) e il bootcamp. Alla fine saranno solo dodici a passare, scremati tra i 30mila pressati da sud a nord in file interminabili, all’ufficio di collocamento del pop.

Morgan quest’anno applicherà il metodo Stanislavskij all’interpretazione: «Voglio che si canti con l’inconscio a fior di pelle. Saremo tutti esposti in modo profondo, nei nostri dolori e piaceri». Ci tiene a ricordare che «coi suoi ragazzi quei metodi appassionati hanno sempre funzionato». I suoi protetti (Mengoni, Chiara, Antonio Maggio, Noemi) sono i più longevi.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE:

Lascia il primo commento

Lascia un commento