Marco Carta dopo il coming out ecco il nuovo singolo a tinte gay

Marco Carta dopo il coming out ecco il nuovo singolo a tinte gayMarco Carta dopo il coming out ecco il nuovo singolo a tinte gay. “Domenica Live” ha proposto un’intervista esclusiva di Barbara d’Urso a Marco Carta. Il cantante ha raccontato, per la prima volta, di essere omosessuale. E ha annunciato il suo nuovo singolo che parla di amore tra due uomini.

Marco Carta dopo il coming out ecco il nuovo singolo a tinte gay

«Le cose belle a volte spaventano, si ha paura di essere felici: è un controsenso. Essere liberi è impagabile – ha esordito il cantante – è dire le cose perché, quando e come le vuoi dire tu. Tantissime volte nel mio percorso è capitato che qualcuno volesse farmi dire qualcosa controvoglia, quando non mi andava, io questa cosa non riuscivo a digerirla: il mio silenzio era da rispettare, invece è stato profanato, ma adesso sono qui».

Ascoltando una breve anticipazione del suo nuovo singolo, Marco ha dunque dichiarato:
«Questa canzone parla di due appuntamenti. Il primo è quello mancato con mio padre, quando io l’ho aspettato e lui non è mai arrivato, l’ho aspettato per due ore e non si è presentato. Io l’ho perdonato, perché davvero è passata, gli voglio bene come se ci fosse stato, forse anche lui avrà avuto i suoi motivi. Il secondo appuntamento è il mio primo bacio: non il primo bacio che ho dato a scuola ma il primo bacio che mi ha lasciato senza respiro, il primo bacio che ho dato a un ragazzo che ho amato. L’ho detto… l’ho detto… l’ho detto con una tale libertà perché deve essere normale, per le persone che sono a casa, per i ragazzi che ci guardano, per le famiglie. Non devono fare lo sbaglio che magari ho fatto io.

È un processo: c’è chi si sente pronto da subito – ha proseguito Marco – chi dopo dieci anni, chi dopo un mese. Io ho vissuto questo processo dando dei pesi alla mia carriera e alla mia musica. Mi faceva soffrire non poter camminare per strada con la persona che amavo, mi faceva soffrire non poterlo baciare, mi faceva soffrire non poter andare al cinema e prendersi la mano. Sono cose che facciamo quando abbiamo 16 anni, io a 33 anni non le ho mai fatte, ora probabilmente le farò», ha poi scherzato.

Marco Carta ha quindi aggiunto: «Per me è una scelta di libertà: voglio liberare la mia anima, il mio corpo, ma anche il mio pugno, la mia scrittura, la mia musica. Io avevo paura un po’ di questa giornata, della chiave: è facile cadere nella banalità, la gente può dire “l’ha fatto dopo 10 anni”. Questo è il mio percorso: ora mi sentivo pronto e sicuro, perché non puoi più tornare indietro e ora non torno più indietro. È la mia vita. Sono davvero molto felice, mi sento 30 chili in meno».

A testimonianza del fatto che la sua famiglia gli è sempre stata vicina, a “Domenica Live” è intervenuta anche la zia Sabrina, che ha cresciuto il nipote e che si è detta «orgogliosa» di Marco.
«Questa cosa, nell’adolescenza, non è stata una domanda specifica. Io sono stato molto fortunato – ha spiegato ancora il cantante -, la mia famiglia lo sapeva, non mi hanno fatto nessuna domanda. Ho portato delle persone a casa sapendo che erano i miei fidanzati. Non ho mai avuto la paura di potermi sentirmi non a mio agio a casa mia, ho sempre vissuto in maniera naturale, senza maschere. Mi spaventava l’uscire da qua, la reazione sui social, in generale. Al mio fianco in questo momento c’è una persona, il mio compagno, e sono felice – ha concluso – e spero che il mondo fuori mi accolga con tanta tranquillità».

Ascolta il nuovo singolo di Marc Carta dal titolo:”Una foto di me e di te”

Intanto ecco il testo del nuovo singolo di Marco Carta

Testo di Una Foto di Me e di Te.

Dicono che Dio per disegnare il mondo
ci ha messo 7 giorni
e poi ci sono io all’ombra di mio padre
e avevo 7 anni

avrei voluto chiederti
qualcosa in più
tipo se è vero che i sogni se li spegni se perdi
e che li uomini forti incassano i colpi
senza arrendersi mai
senza piangere mai

dicono che Dio
abbia creato tutti
uguali ma speciali

avrei voluto crederci
almeno un po’
per poi guardarmi allo specchio essere fiero di tutto
gioire di ogni difetto e comunque ripetermi che

che non è vero che sei sbagliato
e non hai niente da dimostrare
hai fatto tutto con le tue gambe
anche a costo di farti male

e non ho modo di lasciarti andare
quanto ricordo non so immaginare
e aspetto ancora fermo sulle scale
con in tasca una foto di me e te domenica
leggeri di neve e nevica

dico che Dio ci abbia dato un figlio per salvarci tutti
e poi ci sono io ho scelto di gridare per soffocare i dubbi
avrei voluto renderti fiero di me

invece hai un figlio diverso l’ho imparato col tempo
anche senza un esempio le notti a ripetere che

che non è vero che sono sbagliato
se quella volta ho scelto di amare
ho chiuso gli occhi e dopo l’ho baciato
io tengo il fiato per non respirare

io non lo so se tu lo puoi accettare
ma ti ricordo voglio immaginare
di ritrovarti fermo sulle scale
con in tasca una foto di te e me domenica

leggeri di neve e nevica

ogni ricordo non so immaginare
non ti ricordi non so immaginare
ti aspetto ancora fermo sulle scale
ed ho in tasca una foto di me e di te domenica
leggeri, di neve

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