Una persona a me cara sta silenziosamente attraversando un momento difficile?

Una persona a me cara sta silenziosamente attraversando un momento difficile?Spesso ci poniamo domande come quella del titolo quando è già troppo tardi, motivo per cui vogliamo parlare di come e perché lottare in silenzio può passare inosservato per molto tempo.

Da amica o amico premuroso, sei lì quando la persona in questione ride, si diverte, passa dei bei momenti. Può sembrare che vada tutto bene, ma spesso è molto più complicato di così: senza che tu ne abbia la minima idea, potrebbe essere che la tua persona cara, apparentemente felice e spensierata, stia attraversando un brutto momento.

Se certi problemi non vengono affrontati nelle fasi iniziali, fanno innescare cambiamenti di comportamento più profondi, che possono diventare estremamente dannosi per la salute mentale e il benessere generale. Il fatto è che, spesso, anche se notiamo lievi cambiamenti nel comportamento generale della persona, tendiamo a giustificare il comportamento osservato piuttosto che cercare di capirlo.

Saltare gli eventi mondani, stare alzati fino a tardi, evitare le situazioni di ritrovo persino dopo un periodo di isolamento forzato causa covid, ritrovarsi in situazioni problematiche al lavoro: tutte spie comuni di un malessere. Il problema è che capita a tutti di mostrare una o più di queste spie, di tanto in tanto, quindi è fin troppo facile concludere che si tratti di “giornate no”. Sarebbe utile notare uno schema di comportamento, in modo da poter capire se una persona sta solo passando una brutta giornata o se sta vivendo un periodo difficile. Ma a questo punto entra in gioco un ulteriore ostacolo: la persona, probabilmente, ti dirà che va tutto bene. 

Generalmente, le persone tendono a nascondere le loro lotte interiori, come forma di meccanismo di difesa, anche perché cercano di auto-convincersi che va tutto bene. Riuscire a parlare con il tuo amico o amica potrebbe essere un compito impegnativo, dal momento che devi capire da dove proviene il loro distacco e offrire tutta la tua empatia. Per darti uno spunto da cui iniziare, è utile delineare alcuni dei problemi più comuni e indicare dei suggerimenti su come comportarsi con la persona bisognosa di supporto. 

La perdita di una persona cara, fosse anche una persona di cui non hai mai sentito parlare, è una delle cose che potrebbe aver provocato la chiusura in sé stesso del tuo amico. È difficile, ma devi trovare un modo di fargli sapere che va bene se si apre e si confida con te. Una volta che crei fiducia e la persona capisce di potersi mostrare vulnerabile con te, c’è la possibilità di riuscire a riportarla “fuori” da sé e aiutarla gradualmente a reintegrarsi nella società. 

Il lutto non è l’unica forma di perdita che fa soffrire in silenzio: essere disoccupati o perdere inaspettatamente il lavoro può avere un profondo impatto sulla salute mentale. Se osservi che il tuo amico inizia a comportarsi in modo strano, è davvero importante concentrare la tua attenzione su di lui e iniziare a osservare le cose più da vicino. Un solido curriculum è stato improvvisamente offuscato da una questione disciplinare sul lavoro? La persona ha cominciato a fare commenti negativi sulla propria occupazione? Se noti questi cambiamenti di comportamento improvvisi, è il momento di porgere la mano. Entrare in contatto con la persona e mostrare il tuo interesse e supporto le darà la sicurezza necessaria per aprirsi gradualmente con te e parlare di come e perché si sente in un certo modo. 

Oltre alle forme di perdita che si possono subire all’improvviso, devi anche considerare la possibile presenza di problemi distruttivi o che creano dipendenza. L’abuso di alcol è uno degli esempi più comuni. Se noti che una persona che era solita bere soltanto durante le occasioni sociali beve molto più spesso da sola, esce raramente con te e si isola anche dal resto del gruppo, presta attenzione. Mostrando supporto e comprensione, senza giudicare, e premendo al contempo verso la ricerca di un trattamento, puoi aiutarli a spezzare la catena. 

Il gioco d’azzardo è un altro problema derivante dal comportamento di dipendenza e autodistruttivo. È anche molto difficile riconoscere una persona affetta da dipendenza dal gioco, guardando dal di fuori. È importante avere almeno una certa familiarità con i sintomi, affrontare l’evitamento sociale della persona in modo costruttivo e astenersi dal mostrare giudizio e vergogna. Anche se sai cosa si prova, tieni presente che la dipendenza da gioco d’azzardo è un problema serio che merita di essere trattato con rispetto e delicatezza. Tramite la tua vicinanza e il tuo supporto, piano piano puoi riuscire a invogliare il tuo amico a cercare aiuto per uscire da questa spirale dannosa.

L’ultimo problema che vogliamo evidenziare ha preso molto piede negli ultimi anni, con l’ascesa dell’utilizzo dei social media: la dismorfofobia. Senso di inadeguatezza costante, dieta ed esercizio fisico eccessivi e un’ossessione malsana per la propria immagine personale sono tutte spie del fatto che una persona potrebbe essere alle prese con la dismorfofobia. Presta attenzione ai segnali e, nel caso in cui il tuo sospetto si riveli vero, aiuta la persona a comprendere vantaggi della moderazione e a fare qualche passo indietro per cambiare prospettiva: può fare miracoli. Abbi pazienza. 

Indipendentemente da quanto stia soffrendo il tuo amico o amica, il primo passo è sempre quello di allungare la mano e fargli sapere che sei lì, pronto ad ascoltarlo. Una volta che si sentirà sufficientemente a proprio agio, si aprirà con te e, si spera, si lascerà aiutare. 

Foto di Sasha Freemind su Unsplash

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