Quando il gioco incontra i settori della moda e del lusso


A volte anche mondi molto distanti riescono a trovare forti punti di contatto e collaborazione. Se parliamo del mondo della moda è certamente singolare (e forse curioso) lo sviluppo di attività comuni con il comparto del gaming, che negli ultimi anni ha dato vita ai cosiddetti ‘videogame di lusso’. In realtà punti di contatto tra fashion e settore iGaming esistono da tempo nell’ambito delle sale da gioco virtuali, in cui sono presenti varie tipologie di slot con free spin senza deposito: tra i titoli dei cataloghi spuntano giochi come ‘Tiktok fashion slot machine’, ‘High Fashion Slot’ e ‘Fashion TV highlife’, fortemente incentrati sulla moda. In seguito, poi, i ‘videogame di lusso’ hanno aperto nuovi scenari, considerando il processo di gamification come terreno ideale sul quale i grandi marchi della moda vogliono investire per attirare ancora più clienti. Il gaming dunque non è più solo un settore relativo al passatempo ma assume sempre più una valenza socio-culturale rilevante, ma anche artistica e soprattutto economica.

La gamification nel lusso e nella moda

La moda e il lusso si allontanano sempre più dalle passerelle fisiche per avvicinarsi costantemente a quelle virtuali, perché ormai le case di alta moda cercano sempre più una relazione sempre più stretta con le nuove generazioni, le quali vivono in continuità con i loro dispositivi elettronici e con internet. Sono loro i clienti dei prossimi decenni e su di loro si devono costruire dunque le nuove strategie di marketing. Ma come? C’è chi pensa a sfilate di moda virtuali o attraverso avatar inseriti nei videogiochi che indossano vestiti e accessori di reali collezioni sartoriali, che poi vengono lanciate sul mercato fisico.

E poi c’è chi si lancia proprio nella creazione di videogiochi legati alla moda, come ha fatto Louis Vuitton con il gioco mobile “Louis: the game”, nel quale il gamer, direttamente dal proprio smartphone, può indossare i panni della mascotte del brand francese e lanciarsi in un’avventura videoludica attraverso la storia del famoso marchio. Un’alternativa, come hanno fatto Nike e Puma, è quella di utilizzare i videogame più famosi del mondo, come Fortnite ad esempio, per pubblicizzare i propri prodotti e farli indossare ai personaggi del gioco.

Il pubblico del gaming e dell’alta moda

Ma perché il settore del lusso e della moda dovrebbero investire così tante risorse nel mondo del gaming? Per rispondere a questa domanda è sufficiente prendere in esame alcuni dati. Secondo diversi studi e statistiche il mercato globale dei videogiochi vale un fatturato circa 180 miliardi di dollari e nel 2024 questo arriverà a circa 220 miliardi. Inoltre nel mondo i giocatori assidui sono circa tre miliardi, il 25% di essi in Cina e il 24% negli Stati Uniti, tra l’altro i due Paesi che più di tutti fanno da traino anche nel mercato del lusso. Ora, si immagini di applicare questi dati come potenziali clienti del mercato del lusso e della moda. Una vastità di pubblico inimmaginabile. Ed ecco perché conviene ai marchi della moda inserirsi in questo contesto, ampliando così la propria utenza e di conseguenza raggiungendo mercati inesplorati per aumentare il proprio fatturato.

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