Alberto Stefani, rappresentante della Lega, ha vinto le elezioni regionali del Veneto e, a 33 anni, è diventato il più giovane governatore in carica. Succede a Luca Zaia, che ha guidato la regione per tre mandati consecutivi.
Il percorso di Alberto Stefani fino all’elezione
Nel suo primo discorso, ha dichiarato che governerà con “responsabilità e vicinanza alle persone”.
Nato a Camposampiero e cresciuto a Borgoricco, si è laureato con lode in Giurisprudenza all’Università di Padova. Ha pubblicato studi sul diritto canonico ed ecclesiastico.
Stefani è entrato nella Lega a 15 anni, è stato eletto consigliere comunale a 20. Nel 2018, è diventato il deputato più giovane del gruppo della Lega Nord.
Nel 2019 ha assunto la carica di sindaco di Borgoricco, scegliendo di non percepire stipendio.
Rieletto deputato nel 2022, ha concentrato la sua attività su temi sociali come l’assistenza agli anziani, i diritti dei caregiver e il contrasto alla violenza contro donne e minori.
Dal 2023 è segretario regionale della Liga Veneta e presiede la Commissione Parlamentare per l’Attuazione del Federalismo Fiscale. Nel 2024 è diventato vicesegretario federale della Lega.
Campagna, vittoria e prospettive
La sua candidatura alla guida del Veneto è stata ufficializzata l’8 ottobre dalla coalizione di centrodestra.
Stefani ha dichiarato che metterà “i bisogni della gente al di sopra della logica politica” e ha presentato un programma incentrato su sanità, occupazione e potenziamento dei servizi sociali.
Tra le misure annunciate figurano la creazione di un Dipartimento autonomo dei Servizi Sociali e di un panel antiburocrazia composto da imprese e realtà del settore produttivo.
Le elezioni si sono svolte il 23 e 24 novembre 2025. I sondaggi indicavano già un vantaggio significativo e lo scrutinio ha confermato la vittoria su Giovanni Manildo, ex sindaco di Treviso e candidato della coalizione di centrosinistra.
Cattolico e legato all’Azione Cattolica, Stefani è appassionato di letteratura e arte, dipinge nel tempo libero e afferma di credere nel dialogo politico, rifiutando lo scontro personale. Tifoso del Milan, ha praticato pallavolo prima di intraprendere la carriera politica.
















































































































