Nuove proposte 959: cinture di sicurezza più Jacroki, l’ultima frontiera della ricerca in una borsa

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Paolo Ferrari
ha fatto della ricerca ai massimi livelli il suo credo. Ha iniziato a vivere di estro e di innovazione e non si è più fermato. Designer e fondatore del brand 959, ha capito di dover seguire questo suo particolare talento già nel 1998 quando, ebbe l’intuizione di utilizzare i nastri neri delle cinture di sicurezza per un’azione di re-design prevista dal suo corso di studi.

Li intrecciò fino a ottenere prima un cestino per rifiuti, poi una lampada, infine una borsa, ma non una qualunque. Era – ed è ancora, sempre al suo fianco! – la capostipite storica di un progetto che si è plasmato nel tempo e che è diventato impresa. Dalla poesia racchiusa nell’idea di recuperare e dare nuova vita e nuovo senso a uno scarto recuperato dagli sfasciacarrozze, è nata nel 2009 la prima collezione di borse 959, label che deve il suo nome all’anno in cui Volvo introdusse le cinture di sicurezza come standard – era il 1959. Da allora la curiosità creativa e vivace di Paolo Ferrari lo ha portato alla scoperta di materiali sostenibili e naturali, che ben si combinassero con il suo primo amore.

Un amore “rigenerato”, rappresentato da quelle cinture di sicurezza rimesse in sesto, cucite e riassemblate in un laboratorio di Meda. Nastri senza un futuro, dimenticati da tutti, ricavati da vecchi macinini da rottamare, che tra le sue mani diventavano borse. Nuovi oggetti del desiderio.

Se per lo scorso inverno la sua scelta era caduta sulla lana recuperata e riciclata, per la collezione Primavera/Estate 2014 il nuovo mix ha origine tra le cinture di sicurezza e il Jacroki. Si tratta di un materiale esclusivo e brevettato, sviluppato nell’ambito del progetto Green Materials di Okinawa, prestigiosa azienda di Montagnana (PD). Il Jacroki vanta un DNA eco, perché composto da fibre naturali e cartacee: il principale componente è la pura cellulosa riciclabile, amalgamata con un piccola percentuale di lattice, che rende la materia prima morbida al tatto. Paolo Ferrari ha studiato la particolare composizione del Jacroki e ha capito che era il partner ideale per i suoi nastri neri grazie alle doti di eccellente stabilità dimensionale, grande resistenza meccanica all’abrasione, alla flessione e allo sfaldamento.

Questo materiale assomiglia alla pelle, ma può essere lavato a 30°, stirato, stropicciato, stampato, cucito e ricamato. Per 959 si è prestato a dar vita a una dicotomia green, che plasma le quattro tipologie di borse del brand: una shopping bag dalle proporzioni strette e allungate, una tracolla unisex, una piccola weekend bag dalle forme arrotondate e un capiente borsone da viaggio o da palestra, dalla struttura trapezoidale. I nastri neri delle cinture di sicurezza costituiscono la base e i manici o le tracolle di ogni
modello per garantire stabilità, resistenza e protezione, mentre il Jacroki ne ingentilisce e ne tinge la superficie con cinque colori sofisticati e naturali insieme, come il color tea e il salvia, il verde, il cuoio e il malva.

Un delicato effetto maltinto regala un aspetto vissuto a ogni creazione, una patina speciale che racconta di un rispetto profondo per l’ambiente. Ogni borsa sembra voler porre l’accento, sempre in modo discreto e sussurrato, sullo stile di Paolo Ferrari, sull’espressione estetica e sul pensiero che guida da
sempre il suo lavoro: essere 100% Made in Italy e percorrere con passo sicuro la sorprendente strada della sostenibilità.

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Amante del Fashion scrive di moda e di lifestyle dal 2010. Ha collaborato con alcune riviste locale di settore e scrive su Leichic dal 2013.

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