Visitare le Grotte di Castellana è un’esperienza che trasporta il visitatore in un mondo nascosto, dove la luce si fonde alle sculture calcaree in modo magico e silenzioso.
Situate nel cuore della Puglia, queste cavità carsiche offrono un viaggio tra stalattiti bianchissime e canyon sotterranei che sembrano usciti da una fiaba millenaria.
Dove si trovano le Grotte di Castellana?
Le Grotte di Castellana si trovano in Puglia, nel comune di Castellana Grotte, a circa 40 chilometri da Bari.
Questa posizione le rende facilmente raggiungibili sia da chi arriva dal capoluogo pugliese, sia da chi viaggia lungo la costa adriatica per scoprire borghi e paesaggi unici.
Il territorio circostante è caratterizzato da uliveti secolari e paesi pittoreschi, che rendono l’escursione ancora più suggestiva e completa.
Visitare le grotte diventa quindi anche un’occasione per immergersi nella cultura pugliese e nel suo patrimonio paesaggistico.
Come arrivare: auto e treno
Per raggiungere le Grotte di Castellana in auto, è sufficiente percorrere la SS16 Adriatica fino allo svincolo per Monopoli e proseguire verso Castellana Grotte.
Da Bari il tragitto dura meno di un’ora, mentre da Brindisi o Taranto occorrono circa novanta minuti. Per chi preferisce il treno, la stazione più vicina è proprio quella di Castellana Grotte, collegata a Bari dalla rete ferroviaria locale.
L’ingresso alle grotte si trova a pochi minuti dalla stazione, rendendo la visita accessibile anche a chi viaggia senza automobile.
Prima di organizzare la visita è utile sapere che i parcheggi sono ben segnalati e ci sono spazi dedicati sia per auto che per autobus turistici.
Questo aspetto facilita le gite scolastiche e i gruppi organizzati, che trovano servizi pensati appositamente per loro.
Per le famiglie, invece, il consiglio è di arrivare con un po’ di anticipo, soprattutto nei mesi estivi, quando l’affluenza è maggiore e il traffico può rallentare gli spostamenti.
Qual è l’origine e la scoperta delle Grotte?
Le Grotte di Castellana hanno un’origine antichissima legata al fenomeno carsico, che ha modellato il sottosuolo pugliese per milioni di anni.
L’acqua piovana, filtrando lentamente nel calcare, ha scavato cavità sempre più ampie fino a creare un percorso sotterraneo esteso per circa tre chilometri.
Questo processo naturale ha dato vita a stalattiti, stalagmiti e colonne che rendono ogni sala diversa e suggestiva. Entrare nelle grotte significa, quindi, osservare con i propri occhi la potenza lenta ma inarrestabile della natura.
La scoperta ufficiale risale al 23 gennaio 1938, quando lo speleologo Franco Anelli riuscì ad accedere alla cavità iniziale conosciuta come “La Grave”.
Da quel momento iniziò una serie di esplorazioni che portarono a rivelare al mondo uno dei complessi ipogei più spettacolari d’Italia.
La loro apertura al pubblico, avvenuta poco dopo, ha trasformato le grotte in una delle attrazioni turistiche più visitate della Puglia.
Origine geologica e formazione
Il sistema carsico delle Grotte di Castellana si formò durante l’età Mesozoica, quando la Puglia era in gran parte sommersa dal mare.
Con il ritiro delle acque e l’azione degli agenti atmosferici, le rocce calcaree furono erose e modellate, creando ambienti sotterranei unici.
Le concrezioni che oggi ammiriamo sono il risultato di processi lentissimi, che hanno richiesto migliaia di anni per crescere pochi millimetri.
Un esempio affascinante di questo fenomeno è rappresentato dalle stalattiti che pendono come sculture cristalline dal soffitto.
Ogni forma racconta una storia, e osservandole si comprende come la natura possa diventare una vera e propria artista.
Le sale assumono così un carattere quasi mistico, in cui il visitatore si sente parte di un mondo parallelo, nato molto prima dell’uomo.
La scoperta e il ruolo di Franco Anelli
Il nome di Franco Anelli rimane indissolubilmente legato alle Grotte di Castellana. Fu lui, nel 1938, a calarsi per primo nel buio della cavità attraverso un pozzo naturale di circa sessanta metri.
Con coraggio e spirito scientifico, Anelli esplorò l’ambiente e iniziò a mappare i percorsi che oggi conosciamo. La sua opera fu fondamentale per la valorizzazione delle grotte, che divennero presto accessibili al grande pubblico.
Il contributo di Anelli non si limitò alla scoperta: egli si impegnò a diffondere la conoscenza delle grotte e a promuoverne la tutela.
Grazie a lui, Castellana Grotte si trasformò da piccolo centro agricolo in meta di turismo internazionale, con benefici culturali ed economici per tutta la comunità. Ancora oggi la sua figura è celebrata come simbolo di curiosità, coraggio e amore per la scienza.
Quali sono i percorsi disponibili per visitarle?
Le Grotte di Castellana offrono due percorsi principali: l’itinerario parziale e quello completo.
Il primo è più breve e adatto a chi ha meno tempo o preferisce una visita meno impegnativa, mentre il secondo rappresenta l’esperienza completa, portando fino alla celebre Grotta Bianca.
Entrambi sono guidati e si svolgono in totale sicurezza, con personale esperto che accompagna i visitatori. Questa varietà permette a ogni turista di scegliere il percorso più adatto alle proprie esigenze.
Il percorso si snoda tra sale ampie e corridoi stretti, dove il gioco di luci e ombre crea un’atmosfera surreale.
I nomi delle diverse sale – come la Grotta Nera, la Caverna dell’Altare o la Grotta Bianca – evocano suggestioni che si riflettono nelle formazioni presenti.
Ogni tratto del cammino ha una caratteristica unica, e la guida racconta leggende e curiosità che arricchiscono ulteriormente l’esperienza.
Itinerario parziale: caratteristiche e durata
L’itinerario parziale si estende per circa 1 chilometro e ha una durata media di 50 minuti. È la scelta ideale per chi desidera un assaggio delle bellezze sotterranee senza affrontare un percorso più lungo.
Questo itinerario consente di visitare le sale principali e di vivere l’emozione di trovarsi sotto la superficie terrestre, senza richiedere particolare preparazione fisica.
Durante questo percorso, i visitatori possono ammirare la maestosità de “La Grave”, la prima sala, e proseguire attraverso ambienti suggestivi che mostrano l’evoluzione naturale delle concrezioni calcaree.
Nonostante la brevità, l’esperienza rimane indimenticabile grazie alla varietà delle formazioni osservabili.
Itinerario completo: lunghezza e luoghi iconici
L’itinerario completo copre circa 3 chilometri e dura quasi due ore. È il percorso più consigliato per chi desidera esplorare a fondo le grotte e scoprire tutte le loro meraviglie.
Tra i luoghi più iconici spicca la Grotta Bianca, considerata una delle sale sotterranee più belle al mondo per la luminosità delle sue concrezioni.
Durante l’itinerario completo, le guide raccontano leggende locali, storie di esploratori e dettagli scientifici sulla formazione delle strutture.
Questo percorso, pur richiedendo maggiore tempo e attenzione, offre un’esperienza immersiva che lascia un ricordo indelebile. Le grotte diventano così non solo uno spettacolo naturale, ma anche un viaggio culturale ed emotivo.
Cosa aspettarsi nella Grotta Bianca
La Grotta Bianca è il punto culminante dell’itinerario completo. Le concrezioni bianchissime che ricoprono pareti e soffitto creano un ambiente quasi irreale, tanto da essere soprannominata “la più bella grotta del mondo”.
L’atmosfera che si respira in questa sala è unica: il bianco brillante delle formazioni riflette la luce artificiale, dando l’impressione di trovarsi in un luogo sacro.
Molti visitatori raccontano di provare un’emozione intensa, come se fossero entrati in una cattedrale naturale.

Quanto dura la visita e com’è il percorso?
La durata della visita varia a seconda del percorso scelto. L’itinerario parziale dura circa 50 minuti, mentre quello completo può richiedere fino a due ore.
In entrambi i casi, i visitatori sono sempre accompagnati da guide esperte, che spiegano con competenza ogni dettaglio delle grotte.
Questo rende il tour non solo affascinante, ma anche altamente istruttivo. La differenza principale tra i due percorsi è la profondità dell’immersione: il completo regala una visione totale, mentre il parziale fornisce un assaggio suggestivo.
Il percorso è ben strutturato, con passaggi accessibili anche a chi non ha particolare esperienza di trekking o speleologia.
Sebbene ci siano tratti più stretti o ripidi, il cammino è sicuro e studiato per accogliere visitatori di ogni età. Le luci installate lungo il tragitto esaltano le formazioni naturali, creando un’atmosfera che alterna mistero e meraviglia.
Durata stimata dei tour
Il tempo complessivo di una visita non si limita solo al percorso sotterraneo. Prima dell’ingresso, le guide offrono una spiegazione introduttiva, che arricchisce l’esperienza e prepara i visitatori a ciò che vedranno.
Per questo motivo, è utile considerare almeno tre ore in totale, includendo spostamenti, attesa e la visita vera e propria.
Chi sceglie l’itinerario completo deve essere pronto a camminare a lungo, anche se a un ritmo lento e rilassato.
È una camminata accessibile, ma che richiede attenzione. Al contrario, il percorso parziale si adatta meglio a famiglie con bambini piccoli o persone con meno tempo a disposizione.
Sicurezza e facilità del percorso
Le grotte sono state attrezzate con passaggi sicuri, ringhiere e illuminazione studiata per agevolare i visitatori.
Questo significa che anche chi teme luoghi chiusi o ha qualche difficoltà motoria può sentirsi a proprio agio. La presenza costante delle guide garantisce ulteriore tranquillità, rendendo la visita priva di rischi.
Le uniche raccomandazioni riguardano l’uso di scarpe comode e la consapevolezza che la temperatura interna è fresca, intorno ai 16-18°C.
È utile portare con sé una giacca leggera anche in piena estate. Questi dettagli fanno la differenza per vivere il percorso in pieno comfort e serenità.
È pericoloso visitare le Grotte di Castellana?
Visitare le Grotte di Castellana non è affatto pericoloso, poiché il percorso è stato studiato e attrezzato per accogliere visitatori di ogni età.
Le guide accompagnano i gruppi in ogni momento, fornendo indicazioni chiare e rassicurazioni costanti.
La struttura dispone di sistemi di sicurezza e di uscite di emergenza, il che elimina qualsiasi rischio reale. In effetti, le grotte rappresentano un ambiente sicuro e accessibile, perfetto anche per chi è alla prima esperienza sotterranea.
Le uniche difficoltà possono riguardare persone che soffrono di forte claustrofobia, poiché alcuni passaggi sono stretti e bui.
Tuttavia, le luci artificiali e la professionalità delle guide aiutano a superare questi timori. Inoltre, il percorso non presenta pericoli fisici concreti, grazie a manutenzione costante e misure di protezione studiate con cura.
Cosa troverete nel Museo Speleologico?
Il Museo Speleologico annesso alle Grotte di Castellana arricchisce la visita con una dimensione culturale e scientifica.
Qui i visitatori possono osservare reperti geologici, fotografie storiche e strumenti utilizzati durante le esplorazioni.
Il museo racconta non solo la storia delle grotte, ma anche quella degli speleologi che hanno reso possibile la loro scoperta e valorizzazione. È un luogo che completa l’esperienza, offrendo spunti di riflessione e conoscenza.
Oltre alle esposizioni permanenti, il museo ospita spesso mostre temporanee che approfondiscono temi legati alla geologia, alla paleontologia e alla biologia.
Questo lo rende interessante non solo per i turisti occasionali, ma anche per le scuole e gli studiosi. Visitare il museo significa prolungare il viaggio nel mondo sotterraneo, portandosi a casa una comprensione più ampia e articolata di ciò che si è visto nelle grotte.
Cosa sapere in più sul Grotte di Castellana?
Vediamo quindi i dubbi più comuni sull’argomento.
Si può visitare le Grotte di Castellana con bambini piccoli?
È possibile portare bambini sopra i 6 anni, se abituati a camminare; il percorso è guidato e costantemente sorvegliato, garantendo un’esperienza sicura e affascinante anche per i più giovani.
È consentito fare foto all’interno delle grotte di Castellana?
Le fotografie sono consentite solo nella sala d’ingresso chiamata “La Grave”; nel resto del percorso sono vietate per preservare le delicate concrezioni.
Qual è la temperatura interna delle grotte e come vestirsi?
La temperatura interna si mantiene costante tra 16 °C e 18 °C tutto l’anno; è consigliabile indossare un indumento comodo e leggermente caldo anche in estate.
Vale la pena fare il percorso completo o basta quello parziale?
Il percorso completo include la celebre Grotta Bianca e offre uno spettacolo finale unico, mentre quello parziale è più breve e può essere ideale per chi ha meno tempo ma vuole comunque un’anteprima delle meraviglie; tuttavia, per un’esperienza completa, si consiglia il percorso completo.
Le grotte sono aperte tutto l’anno?
Le Grotte di Castellana sono aperte tutto l’anno ad eccezione del 25 dicembre (e, secondo alcune fonti, anche il 1° gennaio), con variazioni orarie stagionali e possibilità di visite serali durante l’estate.
Riepilogo di questo articolo sullo Grotte di Castellana
- Le Grotte di Castellana si trovano in Puglia, vicino Bari, e rappresentano uno dei complessi carsici più spettacolari d’Italia;
- L’origine geologica risale a milioni di anni fa, con una scoperta ufficiale avvenuta nel 1938 grazie a Franco Anelli;
- I percorsi disponibili includono un itinerario parziale e uno completo, con la Grotta Bianca come culmine dell’esperienza;
- La visita è sicura e accessibile, con guide esperte, temperatura interna costante e consigli pratici su abbigliamento e prenotazioni;
- Il Museo Speleologico, gli eventi culturali e i suggerimenti pratici completano un’esperienza indimenticabile nel cuore della Puglia.
