Milano Moda Donna: la sfilata di Missoni

La sfilata di Missoni ha avuto luogo ieri pomeriggio (quinto giorno della Milano Fashion Week) all’interno dell’Università Statale di Milano. Le sfilate della casa di moda italiana sono notoriamente aperte al pubblico e, in questo caso, le modelle hanno seguito un percorso che le ha portate all’esterno della sala principale: in questo modo molti spettatori hanno potuto ammirare le meravigliose creazione della collezione autunno/inverno 2012-2013.
Metropolitana, ma anche pervasa di riferimenti alla terra, ai muschi, alle foglie e alle cortecce degli alberi, pietre e minerali, la donna Missoni inverno 2012 concepisce la moda come un’evocativa avventurosa fantasia, un sogno in città d’immersione nella natura, di mimesi con il paesaggio. Volitiva e sofisticata, aggressiva e sensibile, sa trasformare in un’arma letale la sua contemporanea doppia personalità.
E come l‘eroina di un fantasy ama portare su di sé tracce  di esperienza, mobilità, libertà d’azione. Sovrapponendo il taglio maschile di giacche a doppiopetto alle linee sensuali di abiti e gonne con parti agugliate, che paiono infeltriti e infangati ad arte. Oppure indossando protettivi cache-coeur e pantaloni iper-attillati in maglia jacquard, che ne esaltano la silhouette, mimetizzandola all’occorrenza in pittorici autunnali letti di foglie. Insieme in tessuto a grandi riquadri di lana con orli macchiati da un  immaginario rinascere dalla terra. Costruzioni tridimensionali, con liaisons di pattern geometrici di pellicce, appoggiate, sovrapposte, fuse alla maglia o  al tessuto, che la  trasformano  in una eroina  da giungla d’asfalto, caricandola di fascino primitivo.
Protetta da lunghi guanti in pelle, corsetti in latex come spalmati sulla pelle, lucenti metalliche incrostazioni. Nonché da scaramantici cristalli e altri primordiali orpelli, che la rafforzano e sintonizzano con l’universo. E amante dei dettagli a effetto, veste scarpe o stivali con punta sottile e grosso tacco. E altrimenti grandi e piccole borse squadrate con manico a catena, che riproducono le venature del legno, come dei tromp-l’oeil d’arte alla Dalì o alla Max Ernst.
Accessori impreziositi da pattern in pelle applicati e ricamati su tessuto e da geometrie in rilievo di borchie in metallo dorato, che mescolano  rimandi a natura e cultura, accentuandone l’allure da seducente romantica guerriera. Le contraddizioni che definiscono la sua femminilità vengono enfatizzate anche dalla palette cromatica, che mescola i dominanti grigi urbani di cemento e asfalto, alle sfumature dall’avorio all’ocra, dall’arancio vulcanico al ruggine, dal verde muschio al marrone minerale del bosco autunnale.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE:
Francesca Nosei 4381 Articoli
La moda e lo stile sono la mia passione! ma guarda anche molta televisione, alla ricerca del look perfetto dei Vip!

Lascia il primo commento

Lascia un commento