Intervista di Emma Marrone al settimanale A: “per anni sono andata avanti con l’autodistruzione, non mi accettavo”

Emma Marrone è la protagonista della copertina settimanale A, in edicola da domani, mercoledì 17 aprile. La cantante, che in questo periodo guida la squadra Bianca del serale di Amici 12, si racconta in una lunga intervista nella quale parla del suo passato, delle speranze per il futuro e della sua famiglia.

Ho sempre avuto paura che la parte fisica oscurasse quella artistica e mi autodistruggevo. Ma oggi sono cresciuta, mi sono accettata”. L’intervista della cantante, impegnata in questo periodo come direttore artistico del serale di Amici 12, continua: “Per anni sono andata avanti con l’autodistruzione, rasandomi i capelli, assumendo atteggiamenti sempre meno femminili. In me si vedeva soprattutto la biondona, ho sempre avuto paura che la parte fisica sovrastasse quella artistica».

Emma parla con il settimanale “A”, diretto da Maria Latella, in edicola da domani, mercoledì 17 aprile. Si presenta con un look completamente nuovo. E parla di amore, sesso, cucina, amicizie, tatuaggi, mentre esce il suo nuovo album Schiena con lei nuda in copertina. «Non mi voglio più difendere. Oggi sono cresciuta, mi sono accettata. Il mio grande seno è un peso ingombrante da sostenere, soprattutto sul palcoscenico. Però ce l’ho e me lo tengo. E pensare che al ginnasio ero piatta come una tavola…».

Nell’intervista Emma racconta anche della sua vita prima di arrivare al successo con la vittoria dell’edizione 2010 di Amici e del Festival di Sanremo 2012: «Dopo la scuola ho fatto di tutto, la commessa, la barista, la magazziniera, l’assistente agli anziani, era fondamentale avere una mia autonomia. Anche se non erano grandi stipendi mi faceva stare bene poter dare qualcosa in casa. Sono sempre stata una superattiva, svegliarsi a mezzogiorno per me è bruciarsi una parte della giornata».

Sul fatto che il suo aspetto nel passato potesse far credere che fosse omosessuale Emma commenta: «Quella è l’unica cosa che non mi ha mai preoccupata. Mi dispiaceva solo per i miei genitori, anche loro sbattuti in questo mondo. Ricordo che chiamai mio padre: “Se leggi qualcosa…”, lui mi ha bloccato: “Ascolta”, mi disse, “a me non importa se tu torni a casa accompagnata da un uomo o da una donna, per me importante è che tu sia felice”. Quindi se i miei genitori non mi giudicano a me di andare per l’Italia a dire sono etero, o sono omosessuale perché mi raso capelli e sono tatuata, non interessa. Ognuno pensi quello che vuole».

E continua, «Davanti a una madre che arriva a partorire un figlio in un bagno e lo butta, cosa me ne frega dello spread? Non succedeva ottanta anni fa, allora se li prendevano le vicine di casa. C’è qualcosa di più profondo che non sta andando. Chiediamoci cosa sta succedendo, ci sono delle rotture sociali delle quali si parla sempre meno».

E aggiunge: «La gente di Aradeo (il paese salentino nel quale è cresciuta) mi ha sempre spronato e mi ha trasmesso la fame di uscire per riscattare la mia terra dai tanti luoghi comuni: il sud, i giovani che non lavorano… ma non è vero. Prendi mio fratello, in questo momento è elettricista per una società di impianti, ma ha fatto il parchettista, il muratore, ha perso il lavoro e non si è dato mai per vinto. Ed è felice, ma di lui non si parlerà mai».

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE:
Francesca Nosei 4354 Articoli
La moda e lo stile sono la mia passione! ma guarda anche molta televisione, alla ricerca del look perfetto dei Vip!

Lascia il primo commento

Lascia un commento