Una tronista di Uomini e donne finisce in tribunale arriva il processo

Una tronista di Uomini e donne finisce in tribunale arriva il processo. Brutta cosa per un’ex tronista di Uomini e donne che è finita in tribunale e che deve subire un processo. Ecco cos’è successo.

Una tronista di Uomini e donne finisce in tribunale arriva il processo

Claudia Montanarini, ve la ricordate? Ecco l’ex tronista di Uomini e donne è finita in tribunale con l’accusa di maltrattamenti nei confronti dei tre figli avuti dall’ex marito, Daniele Pulcini.
Sembra che la donna sia stata accusata di aver rivolto offese, imprecazioni e maledizioni all’ex consorte, in presenza dei tre bambini, causando loro “un grave stato di turbamento psicologico”. Questo è quanto riportano tutti i giornali online.

Chi è Claudia Montanarini?

Ha quattro figli: Federica di 23 anni, che lavora e studia all’università, Leonardo di 13, piccolo campione di go-kart, Vittoria Romana di 3 anni e Lucrezia Romana di 1 anno.

Si definisce una mamma “frescona”: non ha mai vietato nulla ai suoi figli, facendo però loro presente cosa è giusto e cosa è sbagliato.

E’ tornata negli studi di Maria De Filippi in qualità di tronista nella stagione 2010/2011, seguendo il trono di sua sorella Giulia. (da isaechia.it)

Le gravi accuse contro Claudia Montanarini

“Parolacce, imprecazioni e maledizioni rivolte al compagno in presenza dei figli. – Ma anche aggressioni fisiche, schiaffeggiamenti e insulti diretti ai piccoli. Secondo la ricostruzione dell’accusa, rappresentata ieri in aula dal vice procuratore onorario Andrea Beccia, la donna fino al dicembre del 2015 si sarebbe resa protagonista di reiterati atti di violenza nei confronti dei tre figli, tali da generare loro «un grave stato di turbamento psicologico», come si legge nelle carte del processo. In una delle tante occasioni, avrebbe denigrato l’ex compagno di fronte ai figli per il mancato pagamento della bolletta della corrente che aveva causato il distacco dell’energia elettrica all’interno della propria abitazione, incolpandolo «delle loro difficoltà economiche», scrive Il Messaggero.

Ovviamente, ci teniamo a precisare, che nessuno è colpevole fino a sentenza emessa.

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