Marina La Rosa contro Salvo del Gf Vip 4:”E’ ignorante lo è sempre stato”. Anche Marina La Rosa, concorrente del primo Grande Fratello, ha voluto dire la sua su Salvo Veneziano, Sergio, Patrick e Pasquale. E su instagram ha fatto un lungo discorso…
Marina La Rosa contro Salvo del Gf Vip 4:”E’ ignorante lo è sempre stato”
Ecco le parole forti e dure di Marina La Rosa.
“Mi dicono in tanti che guardare questa edizione del GF sia un ‘tuffo nel passato’. Questo tuffo io non l’ho fatto, io non ‘rivedo’ infatti due ex concorrenti in quanto anch’io mi trovavo nella loro stessa dimensione (e non all’esterno) per cui di quel tempo tanto antico porto dentro di me un racconto diverso rispetto al pubblico.
Guardare questa edizione corrisponde invece ad osservare delle persone, le loro storie e le loro verità. E mi piace.”
“Lo guardo principalmente per tre motivi, il primo è Sergio Volpini in quanto mio caro amico, il secondo perché da grande voglio essere Barbara Alberti ed il terzo perché è chiaro io sia affezionata al format ma ancor di più a qualche autore del programma.
Chi segue sa cosa sia successo: Salvo Veneziano si è a suo modo scusato, e credo che, dell’accaduto, si sia anche mortificato. Giustamente eliminato. E, a mio avviso, poteva anche bastare.”
“Salvo è un sempliciotto, un ignorante, le scimmie antropomorfe ad un certo punto, per adattarsi all’ambiente, hanno abbandonato l’utilizzo delle quattro zampe per camminare in posizione eretta. Ecco Salvo invece cammina ancora a quattro zampe e l’evoluzione non sa cosa sia rimanendo dunque, così come vent’anni fa, un ignorante.
E da qui a passare come il mostro di Firenze è un attimo (a quanto pare).
Pasquale e Patrick non li conosco (e non sono neanche interessata a farlo) tuttavia c’è un affetto che mi lega a Sergio e posso dire di conoscerlo bene. Molto bene e, se fosse violento, non sarebbe di certo mio amico.”
“Quello della violenza sulle donne è tuttavia un tema serio che nessuno dovrebbe utilizzare come ‘sacrificio’ sull’altare dell’audience.
Non sono storie dei fratelli Grimm, sono storie reali e drammatiche quelle che accadono.
Madri, adolescenti, separate, fidanzate, conoscenti, figlie o vicine di casa. Tutte accumunate da una sola cosa, l’essere donna.
È vero, la nostra emancipazione la stiamo pagando cara, il prezzo di una vita non è quantificabile né in termini economici né, ahimè, in termini di share.
Bisognerebbe solo godersi lo spettacolo, quello leggero dico io, quello del reality, altrimenti si rischia di minimizzare ciò che, non a caso, porta il nome di tragedia.”
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