Marco Bocci intervistato al Giffoni Film Festival: chi ha aperto la botola?


Marco Bocci
è stato ospite al Giffoni Film Festival e TvBlog ha avuto l’opportunità di intervistarlo. Le domande partono dal ruolo che interpreta in “Italo”, quello di un sindaco vedovo che odia i randagi e che alla fine dovrà arrendersi di fronte all’umanità del cane Italo, che lo aiuta a comunicare con il figlio dopo la perdita della mamma.
Poi annuncia che non lo rivedremo a teatro a settembre, come previsto, ma nella prossima stagione per problemi di date: “Il

Ecco alcune delle domande:

– Hai paura di identificarti con Calcaterra o Scialoja?
Sono stato molto fortunato perché subito dopo Romanzo Criminale ho avuto la possibilità di avere ruoli diversi. E quando hai l’opportunità di ’sfogarti’ artisticamente con altri progetti non ti pesano ‘presenze’ così importanti, ne prendi solo i lati positivi. E’ bello restare nell’immaginario collettivo, perché vuol dire che in un modo o in un altro hai lasciato qualcosa Ben venga e meglio così”.

–  Quale ruolo ti sei sentito più ‘cucito addosso’?
Cucito addosso è difficile, perché credo che finora nessun ruolo da me interpretato mi rappresenti, ovvero vicino a me, a quello che sono, al mio carattere. Il ruolo che mi son sentito molto addosso semplicemente perché arrivava in un momento importante, era la prima volta in assoluto che potevo affrontare un personaggio importante, consistente, con la speranza concreta di fare davvero qualcosa di veramente buono. E’ un po’ come il primo amore, che non si scorda mai, anche la prima chance non la scordi mai”.

– Sei un sex symbol?
Sex Symbol io? Mi viene da ridere. Non mi ci sento faccio una vita assolutamente normale e sono parole scritte senza neanche sapere che vita faccio. Non so neanche che vuol dire. Non faccio nulla che mi possa far sentire il profumo do quella parola. Non penso che la mia vita privata non possa aver influito in niente nella mia vita artistica. E’ un percorso fatto di scelte partito tempo fa”.

– La tv agevola la carriera?
“E’ fondamentale riuscire a fare delle scelte che però siano sempre supportate dalla qualità. Sia all’interno di un progetti teatrale, cine o tv, che ci sia sempre la possibilità di lavorare bene, nel giusto modo. L’importante è la qualità”.

– Poi Marco parla di Squadra Antimafia:   Chi ha aperto al botola?
Non posso dare indizi perché altrimenti mi tagliano le gambe, ma posso dirvi che tra poco lo scopriremo e anche nelle prime puntate”

– Progetti per il futuro? Coi sarà la sesta edizione di Squdra Antimafia?
Marco lascia intendere di sì….

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