I conduttori di Zelig Teresa Mannino e Michele Foresta intervistati da Visto


La copertina di Visto di questa settimana è dedicata ai due famosi comici che conducono Zelig. Si tratta di Teresa Mannino e Michele Foresta, alis Mago Forest. Gli eredi del mitico Clausio Bisio. Quattro milioni di telespettatori per la decima edizione delle prime puntate del programma. Teresa e Michele hanno risposto alle domande del settimanale.

Quanto vi ha emozionato questo debutto? «Moltissimo. Ho già fatto Zelig Off, ma questa è un’altra cosa. È una prima serata su una grande rete. Però non pensavo di divertirmi così, ed è importante perché saranno due mesi massacranti. Nei dieci giorni prima della “prima”, per esempio, non sono mai riuscita a vedere mia figlia. E quando mi manca divento cattiva. Per ricaricare le energie ho dovuto passare due giorni interi solo con lei», dice Teresa.

Michele, tu detieni il record di presenze a Zelig. Eri comunque emozionato il giorno prima dell’inizio del programma  «In realtà ho perso il mio record da tempo. Ho fatto tutte le prime edizioni, ma poi ho lasciato per seguire la Gialappa’s nei vari Mai dire. E, nel frattempo, Leonardo Manera mi ha battuto. Io sono fermo a 80 puntate, lui ha superato le 100. Comunque l’emozione c’è sempre. Anche se, lavorando davanti a un pubblico che paga il biglietto, abbiamo il polso immediato della situazione, e non dobbiamo aspettare il giorno dopo gli ascolti per capire se siamo piaciuti».

Teresa aggiune: «È più facile fingere un orgasmo che non una risata. È per questo che voglio sempre un pubblico pagante nei miei show».

Poi un dubbio che hanno tutti. Moltissimi programmi vengono registrati, chissà se i conduttori poi si riguardano quando la puntata va in onda. «Non lo faccio mai perché mi imbarazzo facilmente. Per la prima puntata, però, ho fatto un’eccezione con un gruppo di amici selezionati a casa mia. Dovevo vedere l’effetto che fa per capire alcune cose tecniche», risponde Michele. «Io, invece, sono molto puntigliosa. Ecco perché cerco di rivedermi il meno possibile. Trovo sempre diecimila difetti che mi fanno impazzire», assicura Teresa.

E riguardo al loro rapporto… «Siamo una coppia ben assortita. Sono stati molto bravi gli autori nel metterci insieme. Me ne sono resa conto anche durante la conferenza stampa. Ci facevano le domande e rispondevamo compensandoci. Io sono molto anarchica, mentre lui è più spiritoso. E poi è precisissimo. D’altronde ha studiato da mago, è abituato a ripetere le cose

Michele ha dei difetti? «Altroché! È fissato col copione: ogni volta che cambiamo qualcosa vuole che venga subito stampato. Così ci troviamo con sei mila versioni diverse, tutte pinzate e tutte ordinatissime». Teresa, invece, che compagna è? «È una donna piena di pregi. Ne ha talmente tanti che non me la sento di elencarli tutti».

E un pregio?«Fisicamente è il mio tipo. Non mi piacciono le donne curvilinee, amo le rettilinee come lei. Però ha un difetto: è troppo schietta. E in questo lavoro non è sempre opportuno dire quello che si pensa. Diciamo che il nostro è un “matrimonio” combinato. Come quello del gin e l’acqua tonica. E visto che loro ne hanno fatta di strada insieme, prevedo grandi cose anche per noi due. Michele è un uomo delizioso. Mi ha sempre fatto molto ridere come comico. E come dico sempre, la risata è come l’amore: non va a comando. Prima del debutto, poi, mi ha sorpreso facendomi un regalo: un mazzo di rose con una pinzatrice per oltre duecento fogli. Il meglio del meglio in fatto di cancelleria da ufficio».

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE:

Lascia il primo commento

Lascia un commento