Rita Dalla Chiesa piange la morte di Frizzi e va da Maria De Filippi

Rita Dalla Chiesa piange la morte di Frizzi e va da Maria De FilippiRita Dalla Chiesa piange la morte di Frizzi e va da Maria De Filippi. Sicuramente un dolore straziante per Rita Dalla Chiesa, ex compagna di Fabrizio Frizzi che è cresciuta anche professionalmente con lui. Dopo i funerali di Frizzi e dopo le lacrime versate, Rita Dalla Chiesa ha deciso ancora una volta di ricordare Fabrizio Frizzi andando da Maria De Filippi ad Amici.

Rita Dalla Chiesa piange la morte di Frizzi e va da Maria De Filippi

Rita Dalla Chiesa ricorderà Fabrizio Frizzi nella puntata di Amici in onda sabato 31 marzo, la vigilia di Pasqua.  La conduttrice interverrà nell’apertura dell’appuntamento pomeridiano con il talent di Maria De Filippi per omaggiare il presentatore ed ex marito scomparso recentemente. Un messaggio ai giovani, per ricordare un grande uomo che ci ha lasciato così presto

Tumore di Fabrizio Frizzi, Signorini svela la vera causa della morte del conduttore

A Matrix Signorini è entrato nel merito della malattia di Fabrizio Frizzi. Ecco le sue parole.

Fabrizio era consapevole di essere condannato, sapeva che non aveva scampo. Quando ha avuto quell’ischemia che l’ha portato al ricovero immediato in ospedale, dagli esami è risultato che aveva dei tumori diffusissimi che erano inoperabili. Venuto a conoscenza del suo quadro clinico – come raccontato dal giornalista – Frizzi è stato messo davanti ad un bivio che gli imponeva di ‘restare a casa e aspettare il momento oppure andare in televisione a fare il suo lavoro, a portare ancora una volta il sorriso a casa della gente. E’ questo il vero miracolo che ha fatto Fabrizio Frizzi, il messaggio che ha mandato a chi è inchiodato in un letto senza speranza: affrontare la vita, fino all’ultimo, con il sorriso“.

Rita Dalla Chiesa, le parole per Frizzi scritte nel blog

Nel blog gestito da Rita Dalla Chiesa, ecco le parole dell’ex moglie di Fabrizio.

…Non ho qui lo spazio per raccontarvi dell’amore per il suo pubblico, degli stormi di ragazzine che gli chiedevano l’autografo mentre mangiava in pizzeria e lui sorridente che lo faceva a tutte. Delle sue imitazioni a bruciapelo di Sordi o Mike Bongiorno, dei suoi improvvisi assolo alla pianola. Della strepitosa bravura a ping pong. Della generosità e della gratuità senza confini. Solo una cosa aggiungo. E’ stato scritto che non era un genio.

E’ vero, se il genio è solo quello scientifico, artistico, politico, militare, filosofico. Ma mettiamo che esista (e perché non dovrebbe?) anche il genio della comunicazione umana, di come usare la comunicazione per costruire relazioni, per fare sentire meglio le persone, per rendere un’atmosfera sociale (piccola o grande) più piacevole, per immettere il garbo nella vita altrui.

Il genio, rarissimo, fatto di istinto, di studio duro e vocazione naturale, come tutte le forme di genio. Questo, Fabrizio lo ha avuto. E io qui, ricordando quel pazzesco colpo di testa, ve lo testimonio senza alcun dubbio. Proprio il classico genio che non si impara a scuola o all’università. Ma che ti nasce dalla vita e rende speciale la tua vita. Ciao Fabrizio.

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