Processo di Perugia, la “maledizione” di Amanda Knox. Tutti sotto accusa !


Mentre è in corso il nuovo processo d’appello che vede imputati la Knox e Sollecito, alcuni pm, poliziotti e avvocati coinvolti nel caso di Perugia devono a loro volta difendersi da accuse di vario genere. Il settimanale OGGI, in edicola da mercoledì 27 (anche su www.oggi.it), ha scoperto che sei anni dopo l’omicidio di Meredith Kercher, mentre il destino di Raffaele e della sua ex fidanzata è ancora appeso a un filo, non se la passa troppo bene neanche chi ne aveva chiesto la condanna. Il 6 dicembre il Pm Manuela Comodi che, con Giuliano Mignini, ha sostenuto l’accusa chiedendo l’ergastolo per Amanda e Raffaele, dovrà rispondere al Csm per la gestione della vicenda relativa al video della ricostruzione dell’omicidio di Meredith, liquidato con un compenso di 182.740 euro. Il 15 gennaio prossimo Giuliano Mignini va sotto processo a Torino per una serie di reati fra i quali spicca l’abuso d’ufficio, durante l’inchiesta sulla morte del medico perugino Francesco Narducci collegata a quella sul Mostro di Firenze. A Perugia sono indagati per abuso di potere e istigazione alla violazione del sistema informatico riservato la poliziotta Monica Napoleoni, ex capo della sezione omicidi, e i suoi colleghi Stefano Gubbiotti e Lorena Zugarini, tutti protagonisti del fermo, dell’interrogatorio e dell’arresto di Amanda e Raffaele. Infine, in una inchiesta giunta all’udienza preliminare è indagato l’ex vicecomandante delle guardie carcerarie di Perugia Raffaele Argirò. È accusato di violenza sessuale aggravata e concussione nei confronti di una detenuta. C’è già chi la chiama «la maledizione di Amanda».

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