Come diventare lash artist: requisiti, costi e opportunità

Sempre più clienti si rivolgono a centri estetici e saloni di bellezza per l’applicazione delle extension ciglia. Uno sguardo profondo non è solo un impareggiabile strumento di seduzione, infatti, ma – e gli ultimi mesi passati indossando una mascherina lo hanno dimostrato chiaramente – è soprattutto un ottimo modo per entrare in relazione con gli altri: delle ciglia ben curate possono certamente aiutare in questo senso.

Con la domanda di interventi di extension ciglia che cresce, così, crescono anche le opportunità di lavorare come lash artist (o lash maker).

Tutto quello che c’è da sapere sulla professione di lash maker: dove studiare, come iniziare a lavorare, quando aprire la partita IVA

Di che professione si tratta? Di un ciglista, ossia di un professionista che può applicare le extension ciglia ma che, dal primo incontro con il cliente, si occupa in realtà di molti aspetti diversi come studiarne lo sguardo, l’arcata sopraccigliare e la forma delle sopracciglia; consigliare il tipo di intervento da fare (se associare, per esempio, l’applicazione delle ciglia finte a un riempimento o un tatuaggio permanente ancora alle sopracciglia, consigliando per lavori del genere un centro di fiducia); proporre le tipologie di tecniche più nuove e che garantiscono risultati migliori fino, ma anche dare subito dopo il trattamento consigli che riguardano come curare le ciglia applicate e farle durare più a lungo, come truccarle per valorizzare ancora di più il proprio sguardo, eccetera.

Quanto detto fin qua basta a capire che per diventare lash artist serve conoscere a menadito molti temi inerenti alla cosmesi e all’estetica. Non essendoci, almeno in Italia, percorsi di studio per lash maker un requisito fondamentale per esercitare questa professione è, così, il diploma di estetista: lo si può ottenere frequentando uno dei numerosi corsi per estetista organizzati da diversi enti di formazione, inclusi quelli regionali. Subito dopo si dovrà continuare a studiare scegliendo corsi di specializzazione per lash maker: anche in questo caso le opportunità di scelta non mancano, enti formativi diversi offrono percorsi diversi sia per durata e sia per tecniche di applicazione extension ciglia approfondite. L’unica cosa di cui è fondamentale accertarsi è che questi corsi rilascino, dopo un esame o una prova finale, un attestato di partecipazione o un certificato da ciglista.

Senza sarebbe impossibile sia farsi assumere e sia appoggiarsi a un centro estetico: sono le due alternative più comuni tra i lash maker, almeno a inizio carriera. Aprire un centro estetico specializzato in extension ciglia, infatti, per quanto sogno di molti, è piuttosto costoso: alle spese da sostenere per la formazione (e un buon corso da ciglista può arrivare a costare migliaia di euro) si aggiungono quelle di affitto o di gestione del locale, di prodotti e forniture, di eventuali altri collaboratori.

Per lavorare con la P.IVA invece, dopo aver scelto il regime fiscale più conveniente – e per farlo utilissima può essere la guida di consulenti fiscali come quelli di Fiscozen che, per poche centinaia di euro al mese, offrono un servizio “all inclusive” di fatturazione, gestione di tasse e contributi, eccetera – le uniche spese da sostenere sono quelle legate alla ComUnica che consente di effettuare vari adempimenti (iscrizione al Registro delle Imprese e all’Albo degli Artigiani, attivazione P. IVA, apertura di una posizione INAIL , iscrizione alla Gestione INPS artigiani) con un unico passaggio. Ricordiamo che, per lavorare come ciglista, bisogna provvedere all’invio della SCIA al Comune di riferimento.

leichic-it 8415 Articoli
La redazione di Leichic cura il sito con articoli di moda e lifestyle dal 2010