A Domenica live parla una ex baby squillo e l’amico di Serena ed Emanuela dei Parioli


Nuova puntata totalmente incentrata sulle baby squillo. Barbara D’Urso, dopo averne parlato per tutta l’intera settimana a Pomeriggio 5, torna ad affrontare l’argomento più scabroso di questo ultimo periodo, le baby squillo. E in studio, la D’Urso nazionale, ha portato una ragazzina che adesso non fa più la baby squillo ma che ha un sacco di cose da raccontare sul suo passato. Meluzzi in studio ha detto:  “Si è rotto l’incantesimo della sessualità. La radice del problema è che oggi il corpo e il sesso non serve più per il piacere ma per il potere”

“E’ il fallimento del quadro generatoriale”, dicono in studio “Spesso le ragazzine indiscoteca ci trovano la mamma a ballare !”

Parla poi, in un’intervista a viso coperto, l’amico di Emanuela e Serena, le due baby squillo dei Parioli.

“La notizia non mi ha stupito”, dice il ragazzo “Io me ne sono accorto da maggio”.
E ancora: “I soldi che guadagnavano servivano a loro per sentirsi ricche, belle…In questo quartiere tutti dobbiamo essere ricchi”
“C’era un gruppo di adulti ma non se sapeva niente nessuno”. “La cocaina poi dalle parti nostre è molto diffusa”. “Io non sono molto sconvolto perchè mi sarei aspettato tutto questo”

Ecco l’intervista alla ex baby squillo.

“Mi sono prostituita costretta dai 16 ai 18 anni”.
“I clienti, comunque, volevano soprattutto le minorenni. Potevano fare di loro quello che volevano. Le usavano come oggetti. Con me invece venivano per chiedermi delel perversioni tipo i bisogni nella loro bocca o addosso a loro…Insoma padri di famiglia o frustrati…non lo so”

“Le più piccole andavano sempre meglio. 14, 15, 16…Già maggiorenni storcevano la bocca. Preferivano uan più piccola. Con me tutto ciò che mi chiedevano lo facevano perchè mi urlavano addosso o mi picchiavano. E poi volevano farlo senza preservativo. Tipo se ci pagavano 50 euro in più facevo sesso senza protezione…Insomma con le minorenni era più facile…Io accettavo di fare tutto per paura di loro e anche dei miei aguzzini che se non tornavo senza soldi erano botte”

“Secondo me le baby squillo non sanno bene cosa significa prostituirsi…Non capivo bene il significato della prostituzione…E comunque per me l’abitudine non c’è mai stata. C’erano semrpe le botte, le minacce o clienti cattivi ed esigente. Per me era solo sofferenza”

“Ci sono poi clienti abituali che non si preoccupano di nessuno”

“Clienti che non facevano più l’amore con la moglie da anni o che non stavano mai a casa per lavoro e quindi non avevano più rapporti. Molti di loro avevano figlie della mia età”

“Per questi uomini tutte le colpe sono delle mogli”

“I clienti erano persone con grandi macchine…Avvocati, dottori, ingegneri, direttori di alberghi e ristoranti…”

“La maggior parte erano tutte persone importanti. Gli uomini dai 40 ai 50 erano in maggioranza”

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