Italia’s Got Talent, il pensiero dei giudici Gerry Scotti e Rudy Zerbi


E’ incredibile come ogni programma in cui è presente Maria De Filippi riscuota sempre un grande successo. Italia’s Got Talent è uno dei programmi più amati e seguiti in questi anni, con uno zoccolo duro di telespettatori. In questi week-end, il sabato, vince costantemente la serata, battendo il collaudato ‘I migliori anni’ di RaiUno. Uno dei fattori di successo è caratterizzato dai giudici che incarnano tre caratteri, il “severo”, Rudy Zerbi, la “comprensiva”, Maria De Filippi, e il “simpatico” Gerry Scotti, più dietro le quinte Simone Annichiarico e Belen Rodriguez.

C’è un concorrente o un partecipante alla trasmissione, una storia da raccontare, che sia tramite posta o su un palco per dimostrare di essere un artista, c’è una giuria o un pubblico che partecipa, dice la sua e si emoziona.

Gerry Scotti si dice contento dei successi del programma: «Otto milioni di questi tempi sono una notizia vera – dice all’Ansa – risultati così li fa forse Sanremo, la Costituzione riletta da Benigni, le partite importanti. La tanto vituperata tv generalista rialza la testa e io finisco qui – scherza -, da domani mi dedico solo a pescare». Dietro il successo di Italia’s got talent «c’è una macchina di 100 persone che lavorano al casting, selezionando i candidati – continua Scotti –. Noi ci mettiamo tanto, soprattutto di divertimento perché tra noi tre non c’è copione, sembrano battute di teatro leggero ma sono scenette improvvisate fra tre persone che hanno grande feeling e il pubblico se ne accorge. Ma la materia prima sono gli italiani stessi che vengono ad esibirsi. Io ad esempio vado pazzo per i maghi, tutti cialtroni».

Gerry sottolinea che il contesto in cui va in onda non è senza importanza: «Vieni da una settimana di preoccupazione, di notizie che ti mettono ansia per l’economia, la politica e hai voglia di rilassarti, questo show ti fa trovare nella tua vecchia tv di Canale 5 tutto ciò che devi sbatterti per trovare altrove, intercettando, cosa rara, pure i giovani che ormai escono il sabato dopo aver visto il programma“.

Rudy Zerbi invece afferma a tv sorrisi e canzoni «È la formula di “Italia’s Got Talent” che funziona, con la varietà dei personaggi che sfilano e la velocità delle esibizioni. È un programma che coinvolge tutta la famiglia, dai nonni ai nipoti. Noi tre non conosciamo in anticipo le esibizioni: ci sorprendiamo, ci emozioniamo, ci divertiamo proprio come capita al pubblico a casa. Chi guarda è un po’ come se fosse il quarto giudice».

Parla anche dei suoi colleghi: «È come se stessi girando un film accanto a Robert De Niro e Meryl Streep, due mostri sacri. Loro sono i numeri uno della nostra tv. Eppure, grandi come sono, hanno l’umiltà di trattarmi alla pari. In questo programma li possiamo vedere come sono realmente, vengono fuori lati della loro personalità che in altri contesti non possono manifestare. Le battute di Maria a volte sono devastanti, Gerry mi stupisce, riesce ancora a emozionarsi come un ragazzino».

E per quanto riguarda i suoi giudizi duri: «Sinceramente no. I miei modi, anche nelle bocciature, non sono mai maleducati, ma garbati e motivati. Avendo lavorato tanti anni in una casa discografica ho dovuto dire tanti no. È anche un modo per non dare false illusioni».

Un consiglio ai concorrenti su cosa fare e cosa evitare.
«Fondamentale è presentarsi convinti di avere davvero qualcosa da mostrare a sé e agli altri. E non fare mai calcoli sulle categorie nelle quali si ritiene di avere più possibilità».

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