Tatuaggi al sole: rischi e prevenzione

tatuaggi al sole

L’estate è il momento migliore per mostrare i propri tatuaggi, magari proprio quelli che, per tutto l’anno, rimangono nascosti sotto i vestiti. Tuttavia bisogna essere previdenti e prendere le dovute precauzioni nell’esposizione al sole.

I raggi solari, si sa, non fanno bene alla nostra pelle, e a maggior ragione non sono salutari per i tatuaggi. I tatuatori consigliano di tenere il proprio tatoo lontano dal sole almeno finchè non è completamente guarito, cosa che avviene più o meno dopo un mese dall’ ”intervento”. Finchè la pelle non sarà guarita, meglio evitare piscine, mare e spiaggia, saune e pratica di sport acquatici.

L’azione del sole potrebbe causare delle reazioni, anche a causa del contatto con le sostanze usate per la colorazione del tatuaggio. Inoltre, la sabbia o le piccole particelle di sporcizia potrebbero causare delle infezioni alla pelle non ancora perfettamente rimarginata.

Anche i trattamenti abbronzanti, come lampade, lettini solari o lozioni auto-abbronzanti, sono da evitare nel periodo immediatamente successivo all’incisione: i raggi ultravioletti sono molto più concentrati e, quindi, anche più dannosi di quelli naturali.

In ogni caso, col passare del tempo i rischi diminuiscono e si può prendere il sole tranquillamente, sempre adottando le dovute precauzioni: bisogna proteggere la pelle dove c’è il tatoo con una crema ad alto fattore SPF (alta protezione), meglio se a schermo totale, e ricordarsi di applicarla ogni due ore circa e dopo ogni bagno.
Inoltre, il filtro serve anche a conservare il colore che con il sole potrebbe schiarirsi: i tatuaggi neri sono quelli che rimangono brillanti più a lungo, mentre le tonalità pastello tendono a sbiadire molto velocemente.

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Amante del Fashion scrive di moda e di lifestyle dal 2010. Ha collaborato con alcune riviste locale di settore e scrive su Leichic dal 2013.

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