La mattina di domenica (19) si è verificato un furto al Museo del Louvre di Parigi, uno dei più audaci e cinematografici della storia recente.
In soli sette minuti, un gruppo di ladri ha fatto irruzione nel museo attraverso la Galleria di Apollo, famosa per ospitare gioielli e reliquie della famiglia reale francese, portando via otto pezzi valutati in milioni di euro.
L’invasione è avvenuta intorno alle 9:30, appena mezz’ora dopo l’apertura del museo. Secondo le autorità francesi, almeno quattro criminali hanno partecipato all’azione.
Due di loro hanno utilizzato una gru montata su un camion per raggiungere una finestra affacciata sulla Senna, forzandola con precisione.
Il camion era stato parcheggiato strategicamente accanto all’edificio storico, facilitando l’accesso.
All’interno della Galleria di Apollo, i ladri hanno rotto le vetrine e raccolto i gioielli prima di fuggire in motocicletta con i complici che li attendevano all’esterno.
L’intera operazione è durata circa sette minuti — tempo sufficiente a lasciare dietro di sé una scia di distruzione e un danno incalcolabile.
Secondo la Procura della Repubblica francese, nove pezzi sono stati rubati, ma uno di essi — la corona dell’imperatrice Eugenia, moglie di Napoleone III — è stato recuperato poche ore dopo, trovato danneggiato in una strada vicino al museo. Il pezzo è composto da 1.354 diamanti e 56 smeraldi.
Tra gli oggetti ancora scomparsi figurano gioielli di valore storico e artistico inestimabile, come:
Il tesoro più prezioso del museo, il leggendario diamante Regent da 140 carati, valutato 60 milioni di dollari, non è stato rubato — probabilmente grazie all’alto livello di sicurezza che lo protegge.
Finora nessuno è stato arrestato o identificato. La polizia francese sta analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza e raccogliendo testimonianze dai dipendenti del museo.
Una delle principali ipotesi è che il furto sia stato facilitato da un complice interno, poiché i ladri indossavano gilet gialli, forse per camuffarsi da operai.
La procuratrice di Parigi, Laure Beccuau, ha dichiarato che ci sono indizi che il crimine possa essere stato commissionato da un collezionista privato, interessato ai gioielli storici.
Un’altra pista investigativa suggerisce il coinvolgimento della criminalità organizzata, che potrebbe utilizzare i gioielli in operazioni di riciclaggio di denaro.
Il presidente Emmanuel Macron ha condannato il crimine e promesso il massimo impegno per recuperare i gioielli e punire i responsabili.
In un post sul social network X, il presidente ha dichiarato:
“Il furto del Louvre è un attacco a un patrimonio che custodiamo con orgoglio perché fa parte della nostra storia. Recupereremo le opere e i responsabili saranno consegnati alla giustizia.”
Il ministro dell’Interno, Laurent Nuñez, ha espresso rammarico per l’accaduto, sottolineando la precisione e la pianificazione dei criminali.
Secondo lui, “questi gioielli avevano un valore inestimabile, erano un vero patrimonio nazionale”.
La ministra della Cultura, Rachida Dati, ha infine ricordato che, nonostante le perdite materiali, la cosa più importante è che nessuno sia rimasto ferito durante l’azione.