Lifting o botulino? Gli strumenti ai quali ricorrere per apparire più giovani

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Lifting o botulino? Gli strumenti ai quali ricorrere per apparire più giovani. Bisturi o “punturina”? Lifting o botulino?
Le quattro domande da farsi prima di scegliere. Se bella vuoi apparire, molte pene devi soffrire. Al vecchio adagio non si scappa: non ci sono scorciatoie indolori o bacchette magiche: per mandare indietro le lancette dell’orologio in maniera duratura, la strada più efficace rimane il “tradizionale” lifting, ossia l’operazione chirurgica con tanto di convalescenza post operatoria.

Lifting o botulino? Gli strumenti ai
quali ricorrere per apparire più giovani

Se invece il processo di invecchiamento non è ancora avanzato, se non si ha la possibilità di restare a casa in convalescenza e se si mette in conto di dover andare a trovare una o due volte l’anno il chirurgo plastico, allora anche le cosiddette soluzioni mini invasive possono andare bene.

«Molto dipende da quello che il paziente si aspetta: se quello che vuole è un risultato duraturo e naturale, non ci sono soluzioni mini-invasive o soft che tengano, l’unica scelta è il lifting» afferma il presidente di Aicpe, Giovanni Botti.
Quando si decide di ringiovanire e si deve scegliere tra chirurgia e medicina estetica, Aicpe, l’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica, suggerisce di porsi, e di porre al proprio chirurgo plastico, alcune domande.

Il primo punto da chiarire è quali risultati si desiderano ottenere: «Oggi tutte le tecniche, chirurgiche e non, promettono risultati naturali e non artificiali – afferma il presidente Botti -. Attenzione però, perché anche le scoperte sull’invecchiamento stanno facendo passi avanti: anni fa si credeva che per spianare le rughe fosse necessario “tirare” i tessuti; in un secondo momento si è capito che era necessario anche “riempire” le zone svuotate dall’invecchiamento. Le nuove scoperte hanno evidenziato oggi che più gonfi non significa più giovani: bisogna anche riposizionare i tessuti a livello profondo, per ottenere risultati più naturali. E questo è possibile solo con il lifting».

La seconda domanda da farsi è quanto tempo deve durare il risultato. «Se si vuole una soluzione definitiva, o che comunque duri per molti anni, allora il bisturi è la scelta giusta – spiega il presidente di Aicpe -. Se invece si è disposti a fare visite periodiche al chirurgo plastico, destinate a diventare sempre più frequenti perché l’invecchiamento sarà sempre più evidente, allora si può arginare con le tecniche mini-invasive».

Un altro quesito da porsi è quanto tempo si è disposti a dedicare alla convalescenza. «Quando ci si sottopone a un’operazione chirurgica è necessario programmare un periodo di assenza dal lavoro – prosegue Botti -. Se non si ha questa possibilità, le soluzioni non chirurgiche come botulino o acido ialuronico possono andare bene».

Ulteriore aspetto, il costo: un intervento di chirurgia plastica ha ovviamente prezzi più alti rispetto alla medicina estetica. Bisogna però fare altre considerazioni: «Le cosiddette “punturine” di botulino e acido ialuronico o i trattamenti mini-invasivi hanno risultati limitati e sarà necessario ricorrere sempre più spesso e in modo più incisivo per contrastare l’invecchiamento, con costi più ridotti ma continui e prolungati nel tempo. Capita spesso che, dopo anni di medicina estetica, il paziente si decida infine per il lifting».

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Francesca Nosei 4370 Articoli
La moda e lo stile sono la mia passione! ma guarda anche molta televisione, alla ricerca del look perfetto dei Vip!

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