Chris Pratt è al comando di un nuovo e ambizioso documentario dedicato al sepolcro di San Pietro, esplorando la storia, la fede e l’archeologia che circondano la Necropoli Vaticana.
La produzione, realizzata da Vatican Media, dalla Fabbrica di San Pietro e da AF Films, ha uscita prevista per il 2026, anno che segna il 400º anniversario dell’inaugurazione e della dedicazione dell’attuale Basilica di San Pietro.
Le riprese sono in corso sia nella Basilica di San Pietro sia nella Necropoli Vaticana. Chris Pratt guiderà gli spettatori in questo viaggio immersivo che reconstrói il percorso dell’Apostolo.
In un’intervista a Vatican News, l’attore ha dichiarato considerare “un onore straordinario” partecipare al progetto e collaborare con il Vaticano, sottolineando la centralità di San Pietro per la fede cristiana e l’importanza di portare questa storia sul grande schermo con autenticità e rispetto.
La produzione rappresenta un incontro tra cinema, spiritualità e memoria storica. Offrendo al pubblico immagini esclusive e ricostruzioni inedite delle aree archeologiche che circondano il sepolcro dell’Apostolo.
La storia della Basilica di San Pietro è profondamente connessa alla vita di Pietro, il pescatore di Galilea scelto da Gesù per guidare la Chiesa.
Martirizzato a Roma nell’anno 64 d.C., sul Monte Vaticano, il luogo della sua sepoltura divenne fin dai primi secoli un centro di devozione.
Molti cristiani, spinti dalla fede e dal simbolismo della vicinanza all’Apostolo, desideravano essere sepolti accanto alla sua tomba.
Il documentario conduce lo spettatore in un vero e proprio viaggio nel tempo. Mostrando come l’Imperatore Costantino preservò l’area in cui Pietro fu sepolto, livellando la Collina Vaticana per costruire la prima Basilica.
La tomba fu mantenuta nel cuore di questo monumento religioso, consolidando l’importanza del luogo per secoli.
Sulla base di documenti storici e scoperte archeologiche, il film dettaglia la ricerca del sepolcro nella Necropoli Vaticana.
Nel 1950, Papa Pio XII annunciò ufficialmente il luogo della sepoltura dopo aver autorizzato gli scavi sotto la Basilica dieci anni prima.
Nel 1968, Papa Paolo VI confermò che le ossa ritrovate appartenevano a San Pietro, affermando che le reliquie erano state identificate in modo convincente, rafforzando la devozione e il significato spirituale del sito.
La produzione con Chris Pratt promette di unire narrazione cinematografica, ricerca storica ed emozione spirituale, offrendo al pubblico una visione profonda dell’eredità dell’Apostolo e dell’importanza del suo sepolcro per la cristianità.
Previsto per il 2026, il documentario arriva come una celebrazione di fede e memoria nel quadro dei 400 anni della Basilica di San Pietro.