In ottobre 2023, l’attore Matthew Perry — famoso per il suo ruolo di Chandler in “Friends” — è morto a 54 anni dopo un’overdose fatale che ha coinvolto ketamina.
Le indagini indicano che la somministrazione illegale della sostanza da parte di un medico californiano è stato il fattore determinante per il suo decesso.
Sviluppata negli anni Sessanta come anestetico umano e veterinario, la ketamina induce sedazione e analgesia, alleviando il dolore mantenendo i riflessi delle vie aeree e la respirazione.
Inoltre, provoca amnesia parziale del procedimento e uno stato dissociativo in cui il paziente avverte disconnessione dal corpo e dall’ambiente.
Attualmente, oltre all’uso chirurgico, è impiegata off‑label per trattare la depressione resistente, grazie alla sua azione rapida sui recettori NMDA nel cervello.
In contesti controllati, la ketamina è somministrata a dosi basse, frequentemente sotto forma di esketamina intranasale, per pazienti con:
Questi trattamenti includono un rigoroso monitoraggio cardiaco e supporto psicologico, garantendo sicurezza ed efficacia nel ridurre i sintomi in poche ore.
Matthew Perry faceva uso terapeutico di ketamina per trattare la depressione, ma, nell’autunno del 2023, le ricadute fuori dall’ambiente medico lo hanno esposto a fornitori illeciti.
Il Dr. Salvador Plasencia si è dichiarato colpevole in un tribunale federale di Los Angeles di quattro capi d’accusa per distribuzione illegale di ketamina all’attore.
L’inchiesta ha rivelato che Plasencia acquistava flaconi a circa 12 USD l’uno e li rivendeva a Perry per circa 2.000 USD l’uno, distribuendo circa venti flaconi in due settimane, anche con visite domiciliari o tramite il suo assistente.
Si prevede che Plasencia riceva la sentenza nei prossimi mesi, con una possibile condanna fino a 40 anni di carcere.
Altri coinvolti, come il Dr. Mark Chavez e l’assistente Kenneth Iwamasa, hanno anch’essi ammesso la loro partecipazione, mentre l’imputata nota come “Ketamine Queen” Jasveen Sangha mantiene l’innocenza e attende il processo.
Quando somministrata al di fuori dei protocolli medici, la ketamina può generare forti sensazioni di euforia e allucinazioni, aumentando il rischio di comportamenti compulsivi di ricerca della droga.
Inoltre, può causare confusione mentale, aumento marcato della pressione arteriosa e dipendenza psicologica.
A dosi eccessive, vi è il rischio di depressione respiratoria e decesso per annegamento secondario, come suggerito nel caso di Matthew Perry, trovato incosciente nella sua vasca da bagno.