Rappresenta una figura centrale nella storia della cultura e della visibilità trans in Italia.
Attrice, performer e icona televisiva, la sua carriera non ha solo segnato il mondo dello spettacolo, ma ha anche aperto strade nuove per la rappresentazione della comunità trans.
Eva Robin’s o Eva RobinS, nota come cantante anche con il nome di Cassandra, pseudonimo di Roberto Coatti (Bologna, 10 dicembre 1958), è un’attrice, personaggio televisivo e cantante italiana. E non solo.
Il suo nome deriva dal personaggio di Eva Kant, del fumetto Diabolik, alla quale i suoi amici dicevano che somigliasse e dal cognome dello scrittore Harold Robbins.
Per nascita appartenente al sesso maschile, nella vita ha adottato esclusivamente un ruolo di genere femminile.
Transessuale la Robin’s ha spesso raccontato la sua vita in televisione, dall’assunzione di ormoni per assomigliare sempre più a una donna, al percorso psicologico che ha dovuto affrontare.
Nel 2019, ospite di Caterina Balivo nel programma televisivo Vieni da me ha annunciato l’intenzione di sposare la donna con la quale ha una relazione da 25 anni, ma di cui ha preferito non rivelare l’identità
Scottanti rivelazioni che riguardano gli inquilini della Casa più spiata d’Italia, arrivata alla sua quarta edizione sotto la conduzione di Signorini.
Scheletri nell’armadio del loro passato? Segreti più recenti che c’entrano col loro presente? O forse entrambi? Eva Robin’s sarà protagonista di uno di questi momenti.
Eva Robin’s è considerata una delle pioniere della visibilità trans in Italia perché ha saputo portare sul palco e sugli schermi un’identità che per decenni era rimasta invisibile.
Nata a Bologna negli anni ’50, ha attraversato un contesto culturale complesso, in cui la diversità veniva spesso repressa o ridotta al silenzio.
La sua forza è stata quella di presentarsi al grande pubblico senza rinunciare alla propria autenticità. Questo coraggio l’ha resa un punto di riferimento per altre persone trans che cercavano esempi positivi.
In televisione e a teatro, ha interpretato ruoli capaci di rompere stereotipi e generare discussioni profonde.
Mentre molti artisti trans dell’epoca rimanevano ai margini, lei ha saputo trasformare il proprio corpo e la propria immagine in strumenti di espressione culturale.
La sua presenza scenica, a volte provocatoria, a volte poetica, ha scardinato pregiudizi radicati e ha dato voce a chi fino ad allora non ne aveva avuta.
Vediamo quindi i dubbi più comuni sull’argomento.
Eva Robin’s ha ricevuto diversi riconoscimenti nel corso della sua carriera, soprattutto in ambito teatrale, dove la critica ha apprezzato la sua intensità e originalità.
Pur non avendo ottenuto premi di massa, è stata celebrata come icona culturale e simbolo di coraggio identitario.
Le nuove generazioni hanno visto in Eva una figura capace di dimostrare che la visibilità non è solo sopravvivenza, ma anche potere creativo. Molti giovani trans e queer hanno trovato in lei un modello di resilienza e autenticità.
Negli ultimi anni, Eva ha ridotto le apparizioni pubbliche, ma la sua influenza resta viva attraverso il ricordo delle sue performance e delle sue interviste. La sua figura continua a essere studiata come esempio di pionierismo.