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Alberto Bertone: la scomparsa del fondatore di Acqua Sant’Anna e la sua eredità imprenditoriale

Alberto Bertone, presidente e fondatore di Acqua Sant’Anna, la principale azienda di acqua minerale in Italia, è scomparso.

L’imprenditore piemontese di 59 anni è morto nella notte tra il 10 e l’11 novembre 2025, dopo una malattia scoperta per caso qualche tempo fa. Numerose persone hanno espresso il proprio cordoglio.

Alberto Bertone è morto

Presidente e CEO di Fonti di Vinadio S.p.A., Alberto Bertone fondò Acqua Sant’Anna nel 1996, portandola a diventare l’acqua minerale più venduta in Italia per oltre quindici anni consecutivi.

Nato nel 1966 a Moncalieri, in provincia di Torino, proveniva da una famiglia di costruttori: suo padre, Giuseppe, aveva fondato il Gruppo Bertone, un’impresa edile, negli anni Cinquanta.

Il punto di svolta arrivò nel 1995, quando il padre scoprì la sorgente Rebruant a Vinadio, quasi 2.000 metri sul livello del mare.

Alberto, allora trentenne e senza esperienza nel settore delle bevande, accettò la sfida di prendere in mano l’attività.

In pochi anni rivoluzionò l’industria: sistemi automatizzati, bottiglie quadrate per ottimizzare il trasporto, logistica a basso impatto e la prima bottiglia compostabile al mondo (BioBottle, 2010).

Fu il primo a comprendere l’importanza della diversificazione: dal tè freddo SanThé alle bevande funzionali Sant’Anna Pro con collagene e acido ialuronico.

Negli anni successivi mantenne l’azienda interamente italiana e familiare, espandendola con l’acquisizione della società francese Eau Neuve, che segnò il suo ingresso nel mercato estero.

È scomparso a causa di una malattia scoperta di recente, quasi per caso, come accadde anche a Gianni Mazza.

Chi era: biografia e carriera

Dottore commercialista, Bertone iniziò a lavorare nell’impresa di famiglia. Nel 1996 fondò Fonti di Vinadio, diventando un simbolo dell’imprenditoria di successo.

Era noto per la sua filosofia gestionale: nel 2022 concesse a tutti i suoi dipendenti una mensilità aggiuntiva durante il periodo di caro vita, sostenendo che “un imprenditore deve seguire anche le proprie emozioni, non solo i bilanci economici”.

Nel corso della sua carriera ricevette numerosi riconoscimenti, tra cui quello di Imprenditore dell’Anno nel settore Alimentare e delle Bevande. 

Fu inserito da Fortune Italia tra i 10 migliori manager del settore alimentare nel 2020 e fu membro del consiglio territoriale della Banca d’Italia e della Fondazione CRT.

La sua vita privata fu segnata da diversi lutti:

  • nel 2008, la morte del padre in un incidente;
  • nel 2016, la scomparsa della moglie, Roberta Ruffino;
  • nel 2018, quella della cognata, Cristina Menegozzo, designer della prima bottiglia Sant’Anna.

Fatturato di Acqua Sant’Anna

Nel 2023, Acqua Sant’Anna ha chiuso l’anno con un fatturato record di 315 milioni di euro, in aumento del 7,3% rispetto all’anno precedente, e un utile di 51,4 milioni di euro, quasi raddoppiato.

L’azienda, posseduta al 55% dalla famiglia Bertone e per la restante parte dalla famiglia Osella, dispone di 113 milioni di euro di liquidità, non ha debiti bancari e vanta un patrimonio netto di 283 milioni di euro.

È leader nella grande distribuzione, con una quota di mercato del 13%, e punta all’espansione internazionale: l’acquisizione della società francese La Compagnie des Pyrénées (valutata 50 milioni di euro) rafforza la sua presenza nel mercato europeo.

“La nostra costante attenzione alla strategia aziendale, al marketing e alla pianificazione finanziaria ci ha permesso di crescere anche nei periodi più difficili”, dichiarò Bertone alcuni mesi fa.

Oggi, la sua azienda resta uno dei rari esempi italiani di eccellenza familiare capace di competere — e spesso superare — le multinazionali dei beni di largo consumo.

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