Maddalena nota crossfitter italiana ci racconta gli attimi di terrore a Parigi durante la strage

Bandiera
Si chiama Maddalena e ha un blog seguitissimo che parla di Crossfit la sua disciplina. Il 13 novembre scorso, giorni degli attacchi terroristici a Parigi, si trovava proprio là a poche centinaia di metri sia dal Bacatlan che dal primo ristorante attaccato.”Dalla camera del mio albergo ho sentito tantissime sirene. Al Bacatlan ci ero passata davanti poche ore prima. Il giorno dopo Parigi sembrava una citta sospesa”. Ecco il racconto che ci ha fatto Maddalena.E’ una blogger sportiva seguitissima, la sua disciplina è il crossfit e non solo è una stimata personal trainer comasca ma anche una crossfitter a tutto tondo, con un palmares di tutto rispetto. Lo scorso 13 novembre si trovava aParigi per festeggiare con sui marito l’anniversario di matrimonio. “Ok il mio weekend romantico a Parigi non è stato dei più romantici: c’è stato il più grosso attentato che Parigi abbia conosciuto.“, ci ha raccontato.

E sul suo blog si legge: “Avendo la fortuna di trovarmi spesso a Parigi di solito evito le zone più turistiche e mi piace esplorare altre zone: l’XI arrondissement appunto col suo Cirque d’hiver e il Bataclan“. Maddalena ci ha raccontato che il suo albergo distava solo 500 metri dal primo ristorante colpito e dal Bacatlan, il locale in cui i terroristi si sono accaniti sui giovani che assistevano ad un concerto. “Ricordo un via vai di sirene della polizia e delle ambulanze. Ho cercato di capire cosa stesse succedendo. Per fortuna io e mio marito eravamo appena rientrati in albergo ormai stanchi dalla lunga giornata in giro per la città. Ci siamo guardati in faccia perplessi e abbiamo acceso la televisione per capire quale fosse il reale stato d’emergenza. Inutile dirvi che non è stata una notte facile nemmeno per noi.

E il giorno dopo?
“E’ stata una giornata sospesa, fredda e uggiosa, con le strade un po’ deserte e un po’ piene, i negozi un po’ chiusi e un po’ aperti. Un po’ la voglia di ricominciare un po’ l’imbarazzo di vivere una giornata normale. Ricordo che uan commessa in un  egozio stava raccontando ad un’amica di aver visto la sera prima il cadavere di una ragazza su un marciapiede…”

“Ecco mi trovo a pensare”, dice Maddalena  “che la vita può essere davvero troppo breve e che non sai mai cosa può succederti quindi bisogna veramente cercare di fare quello che più ci piace. Passare più tempo possibile con le persone che amiamo e dirgli che le amiamo. Vivere nel momento invece di preoccuparci del futuro perché il qui e ora è l’unica cosa di cui siamo certi.”

 

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