Caso Yara, la gemella di Bossetti “Gli ho chiesto se fosse stato lui”

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«Quello che mi ha fatto soffrire di più… quando siamo andati a trovarlo la prima volta, guardandolo negli occhi… sono la sua sincerità ed emozione… Gli ho chiesto se fosse stato lui e dal suo sguardo abbiamo capito che è assolutamente innocente: questo omicidio mio fratello non l’ha commesso». Laura Letizia Bossetti – sorella gemella di Massimo, unico indagato per l’omicidio di Yara Gambirasio -, raggiunta dall’inviata Ilaria Mura, parla ai microfoni di “Quarto Grado”.

A quasi tre mesi dall’arresto del fratello, con questa intervista esclusiva – in onda ieri sera, venerdì 12 settembre 2014, su Retequattro – la donna torna a difendere il fratello e manda un messaggio alla famiglia Gambirasio: «Mi dispiace tantissimo per la piccolina, ma mio fratello non c’entra ed è innocente al 100%».

«Massimo trova la forza per andare avanti, in noi, nella sua innocenza, nei figli, nella moglie e tantissimo nella fede», spiega la sorella. «Trascorre le giornate guardando la tv, leggendo riviste, per seguire – giustamente – la sua vicenda, e si è attaccato tantissimo al cappellano del carcere Don Fausto».

«Siamo tutti pensierosi e risentiti e ci dispiace tantissimo per quello che è successo a mio fratello gemello. Siamo nati da due placente diverse, ma le sensazioni ci sono sempre. Ciò che soffre lui, soffro anch’io. Tantissimo.», prosegue Laura Bossetti. «Dna o non dna, siamo figli di Bossetti Giovanni e Arzuffi Ester. Se vede Nicolas, mio nipote, è identico a Giovanni Bossetti».

«Mio papà è malato terminale e mia mamma è nella stessa situazione in cui stiamo tutti: è molto risentita», conclude la sorella di Massimo Bossetti. «Speriamo che questa vicenda finisca al più presto».

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